Veronica Lario, ecco l’uomo che ha lasciato per Berlusconi [FOTO]
Era il 1979. Veronica, all’epoca appena ventitreenne, era nel pieno della sua bellezza e aveva di fronte a sé tutte le occasioni giuste per diventare un’attrice di successo. Miriam Raffaella Bartolini – in arte Veronica Lario- proprio in quell’anno aveva preso parte ai primi sceneggiati televisivi (“Bel Ami” e “La vedova e il piedipatti”), prima di incontrare il suo grande amore di gioventù.
Veronica Lario e la storia d’amore con Enrico Maria Salerno
Lui, invece, nel 1979 aveva 53 anni ed era già considerato uno dei più grandi e talentuosi attori dello spettacolo italiano. Attore ma anche doppiatore, regista e conduttore, Enrico Maria Salerno era un volto noto dello spettacolo, versatile e appassionato, un vero portento di tecnica.
Nella sua vita le donne belle e carismatiche non mancarono. Prima fra tutte la moglie Fioretta Pierella, con cui ebbe quattro figli, ma anche l’attrice e doppiatrice Valeria Valeri (con cui ebbe una figlia, Chiara), prima di risposarsi con l’attrice Laura Andreini, con la quale passò 12 anni della sua vita prima di spegnersi nel 1994.
A cavallo tra gli anni Settanta e gli Ottanta, però, Enrico Maria conobbe anche Veronica Lario, futura moglie di Silvio Berlusconi. E quando lei aveva appena 23 anni e lui già 53, decise di scritturarla come protagonista femminile, accanto a lui, nella commedia teatrale “Il magnifico cornuto”. Un’apparizione della Lario completamente senza veli, che sancì anche l’incontro amoroso tra i due.
Della loro storia non si sa molto. Forse nacque e morì insieme allo spettacolo, forse fu una magnetica attrazione legata proprio alla messa in scena teatrale. Rimangono però alcune foto d’epoca che sembrano parlare di un altro tempo e di un’altra Veronica. Prima di Berlusconi, prima delle turbolenze mediatiche e di una vita segnata da polemiche e riflettori, Veronica era solo una giovane attrice, innamorata di un grande attore, e graziata da un incredibile talento.
Franco Zeffirelli: “Lui era pazzo di lei”
A gettare un po’ di luce su questa affascinante storia d’amore fu, inaspettatamente, Franco Zeffirelli. In una lettera indirizzata al direttore de “Il Corriere della Sera”, il regista raccontò:
“Enrico Maria Salerno si era pazzamente innamorato di lei, ponendo tutto il suo amore nell’insegnarle, nel farla crescere come attrice e come donna. Ma la ragazza, evidentemente, era già fin da allora molto determinata nei suoi comportamenti: mise ben chiaro i confini di un rapporto professionale. […] Qualche tempo più tardi, il gazzettino dei pettegolezzi diffuse la notizia che Silvio aveva perso la testa per lei. Era un bell’uomo, di una simpatia irresistibile. Tutti convenirono che avrebbero fatto una coppia perfetta. Fui felice per loro ma mi dispiacque non poco per il teatro italiano: aveva perduto una sicura promessa. […] Nel quadro piuttosto modesto che offrivano i nuovi talenti del teatri italiani, questa giovane donna, bella, bravissima e col piglio delle grandi protagoniste, mi impressionò fortemente.”