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Detto da loroPrimo Piano

Lucio Battisti, la confessione drammatica della nipote: “Noi stravolti, non…”

Ventuno anni fa, esattamente la mattina del 9 settembre 1998, se ne andava Lucio Battisti, portandosi via trent’anni di musica italiana, di successi, di addii e di ritorni. Se ne andava a 55 anni, lasciando un vuoto difficile da colmare e che infatti non è stato più colmato. Se ne andava, però, lasciandoci in eredità un patrimonio culturale che nessuno ci può togliere, quello delle sue canzoni e dei ricordi personali che sono accompagnati dalle sue canzoni. 

Lucio Battisti, la confessione drammatica della nipote: “Non sapevamo niente”

A distanza di tutti questi anni arriva la confessione drammatica della nipote del cantante, Lara Battisti, rilasciata al quotidiano “Il Messaggero”: “Cademmo nello stravolgimento totale: perfino noi familiari più stretti sapevamo solo che era in ospedale, ma non sospettavamo nulla di tanto tragico”.

Parole forti, che fanno trasparire il dolore della sua famiglia, che l’aveva visto crescere nel comune di Poggio Bustone (in provincia di Rieti) e poi andarsene a Milano, alla conquista del successo. 

Lucio Battisti, l’addio a Mogol e l’allontanamento dalle scene

C’è un po’ di sogno italiano nell’incontro tra le musiche di Lucio Battisti e i testi di Giulio Rapetti, in arte Mogol. Non è un caso se al riservatissimo funerale che venne celebrato dopo la morte del cantante, l’autore fosse uno dei pochissimi partecipanti. Anche se la loro strada professionale si era divisa all’inizio degli anni Ottanta, l’affetto reciproco era rimasto immutato nel tempo.

Dopo la loro separazione artistica, entrambi hanno continuato a fare musica, seppur in modo diverso, sperimentando nuove strade, mettendo a punto nuove parole e musicalità. I loro successi, però, sono ancora oggi colonne sonore di vita, ricordi di infanzia, amori che nascono e che finiscono. Da “La collina dei ciliegi” a “Il mio canto libero”, passando per “I giardini di marzo” ed “Emozioni”, il loro repertorio resta uno dei regali più belli che la canzone italiana ci abbia fatto. 

 

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