Johnny Depp per Dior, accusa di razzismo. Ecco cos’è successo
Johnny Depp e Dior sono stati nelle ultime ore, loro malgrado, al centro di una dura polemica da parte del web. Il motivo? L’ultimo spot lanciato dalla casa di moda francese per promuovere “Sauvage”, celebre profumo maschile del brand. Pubblicata in anteprima sul profilo Twitter dell’azienda, la pubblicità è stata vista come un’offesa nei confronti degli indigeni d’America, nel cui territorio è ambientata. Protagonista, per l’appunto, Johnny Depp, complice probabilmente inconsapevole dell’idea portata avanti da Dior e dal fotografo e regista Jean-Baptiste Mondino.
Lo spot di Dior
Johnny Depp, in abiti etnici, imbraccia una chitarra elettrica e la suona con grinta. Nel mentre, alcuni nativi americani ballano liberamente ed energicamente. A fare da sfondo, il paesaggio mozzafiato e roccioso delle Red Rocks, nello Utah. È questo lo scenario che compare nello spot realizzato da Dior per la sua fragranza “Sauvage”. Il motivo dello sdegno del pubblico? La scelta di creare una correlazione tra gli indiani d’America e il nome del profumo, il cui significato è “selvaggio”. Sintomo di una mancata conoscenza della cultura nativo-americana, dal brand ingiustamente associata a un’idea di arretratezza. «Un autentico viaggio nel profondo dell’anima nativa americana, in un territorio sacro, fondante e secolare», è il messaggio di lancio dello spot, che è stato rimosso dal profilo Twitter della casa di moda francese dopo poche ore per via dei commenti negativi ricevuti.
Le dure accuse
«Ignorano la nostra cultura, ci chiamano selvaggi. Vergogna!», si legge in uno dei commenti postati dagli utenti di Twitter in tutta risposta al video postato da Dior che vede come protagonista Johnny Depp. «È una pubblicità offensiva e razzista. Non so come nel 2019 qualcuno possa pensare che una campagna del genere possa andare bene», ha dichiarato Crystal Echo Hawk, direttore di Illuminative, un’organizzazione nata con l’intento di difendere i nativi americani e la loro cultura. Accuse pesanti, a cui Dior ha prontamente risposto con un comunicato stampa, in cui spiegava che lo spot era nato in collaborazione con associazioni che difendono la cultura dei nativi americani e il cui obiettivo era proprio quello di «allontanarsi dai cliché e garantire il rispetto dei valori indigeni».