Carlo Cracco, il ritorno in tv
Carlo Cracco, il cuoco (forse) più famoso della tv italiana, è pronto a ritornare sul piccolo schermo. A due anni dalla scelta di lasciare il programma culinario MasterChef, tornerà in televisione, ma sulla rete generalista. Infatti proprio su Rai Due, dal 16 settembre, lo rivedremo nel live coocking “Nella mia cucina”. L’idea non è stata la sua, come lo stesso Cracco specifica, ma racconta anche
Ho accettato di fare questo programma perché il produttore è Scavolini, brand con cui collaboro da anni. Non volevano il solito spot, così hanno inventato un format divertente: in quindici minuti il partecipante della serata dovrà eseguire il piatto che gli spiego. Ma senza vedermi mai. Saremo schiena contro schiena.
Carlo Cracco vuole sparire dalla televisione?
Sarà divertente vedere come i cuochi amatoriali cercheranno di replicare le fantastiche ricette di Carlo Cracco. Ma soprattutto sarà interessante scoprire alla fine, in un faccia a faccia, i due piatti a confronto. Di certo un programma stimolante per il cuoco, dal “sapore” cinico e molto chiuso. Il ritorno in televisione dunque non era nei suoi piani, ma a convincerlo è stata la serietà del marchio con cui collabora. E di certo di cui i fida ciecamente. In molti non vedono l’ora di rivederlo ai fornelli sul piccolo schermo, ma lui non sembra molto entusiasta delle apparizioni televisive. Anzi, se le potesse evitare, sarebbe molto più felice. Sull’argomento ha difatti aggiunto
Finito questo show, raddoppierò la mia assenza in tv. Starò via per almeno quattro anni, la volta successiva otto, fino a scomparire.
Camihawke insieme a Carlo Cracco
In ogni puntata del nuovo programma Camihawke darà il benvenuto al cuoco amatoriale. Accompagnata dagli amici e dai parenti venuti per supportarlo, si sposterà poi dietro le quinte e, con uno stile ironico, seguirà e commenterà la gara minuto per minuto. Noi non vediamo l’ora di vedere il nuovo format sul piccolo schermo, sperando che Carlo Cracco lasci i panni del severo giudice e diventi un po’ più “morbido”.