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Chicche di Velvet

Festa degli Uomini, 2 agosto: ecco come si festeggia e perché

L’8 marzo è ormai una data ben consolidata in cui ricorre la Festa della Donna, lo stesso non si può dire però della festa degli uomini. Del resto quasi nessuno sa, che c’è una giornata dedicata agli uomini, si tratta proprio del 2 agosto.

L’8 marzo è ormai una data ben consolidata in cui ricorre la Festa della Donna, lo stesso non si può dire però della Festa degli Uomini. Del resto quasi nessuno sa, che c’è una giornata dedicata agli uomini, si tratta proprio del 2 agosto. Una festa che ancora non si è diffusa molto in Italia ma che viene celebrata soprattutto in provincia di Udine. La ricorrenza prende spunto da un avvenimento risalente all‘epoca napoleonica. Si narra infatti che i soldati delle ultime fila indossavano delle calzamaglie molto strette.  A questi sfortunati soldati veniva imposto, per una questione di uniforme, di tenere entrambi i testicoli spostati a sinistra della cucitura della calzamaglia. Da qui il detto “les deux à gauche” ovvero due a sinistra.

 

Pare che in seguito l’affermazione “deux à gauche” sia diventata “deux de août” che significa proprio due di agosto. Nessun avvenimento serio da ricordare come accade per la festa della donna, ma solo per il piacere di festeggiare e celebrare l’uomo. Ma ad essere celebrati, più che gli uomini in quanto tali, sono i loro genitali! Ogni anno, infatti, a Monteprato di Nimis accorrono migliaia di visitatori, soprattutto coppie. In occasione della Festa degli Uomini è tradizione ricevere la benedizione per un anno ricco di fertilità. 

Durante la festa sfila per le vie cittadine un’enorme statua in legno rappresentante l’organo sessuale maschile. Tutto ciò può sembrare assurdo o strano, ma migliaia di visitatori prendono parte ogni anno a questa ricorrenza per celebrare l’uomo. La statua è realizzata a mano e l’usanza vuole che le donne la tocchino come buon augurio per la loro fertilità. Dunque un modo completamente diverso per festeggiare l’uomo rispetto alla donna ma che nelle zone limitrofe sta prendendo sempre più piede. E chissà che tra qualche anno non diventi una vera e propria “festa istituzionale” come avviene per l’8 marzo. Ma se alle donne viene regalata la mimosa, cosa potrà mai essere regalato agli uomini?

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