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Luca Barbareschi, ecco perché annulla l’eredità “I miei figli non avranno un euro”

Non perde occasione per far parlare di sé Luca Barbareschi, anche e soprattutto in  relazione alla sua complessa ed in continua evoluzione storia familiare. Appena il tempo di digerire la notizia che l’attore e regista teatrale è indagato per furto di cifre vicine al milione di euro, che lo ritroviamo ospite di Io e Te su Rai 1. Qui, in compagnia di  Pierluigi Diaco, la star televisiva ha affrontato un tema particolare e di eterno interesse; la vita economica dei propri figli, e la questione della propria futura eredità.

“I figli dei ricchi diventano cretini: i miei dovranno lavorare”. L’attore annuncia di aver cancellato la propria famiglia dall’eredità

Di fronte ad un divertito Diaco, Luca Barbareschi ha però annunciato che la sua famiglia non vedrà una lira dal proprio patrimonio. Nonostante la notevole ricchezza accumulata nel corso di decenni di carriera recitativa, i figli dell’attore dovranno cavarsela nel mondo senza il minimo sostegno da parte del padre. “Ho escluso tutti i miei figli dall’eredità“, ha spiegato senza peli sulla lingua. “Non avranno un euro da me, ma gli offrirò l’opportunità di lavorare. Io ho passaporti uruguaiano, italiano e statunitense. In questo modo, ho potuto dare la triplice cittadinanza a tutti i miei figli. Li ho fatti studiare in università da un milione di euro l’anno. Potranno lavorare in tutta Europa e in tutta l’America“.

Una decisione piuttosto drastica quella di Luca Barbareschi; il patrimonio dell’attore finirà evidentemente investito in altri modi, lasciando ai ragazzi il compito di costruirsi il proprio futuro. “I figli dei ricchi diventano cretini“, spiega senza peli sulla lingua. “Lo diventano ma non lo nascono. Il cervello è un muscolo, e va allenato. Per non impigrirlo, bisogna studiare e lavorare“.

Luca Barbareschi indagato per il crac dell’Eliseo

Non c’è pace per Luca Barbareschi, già travolto dallo scandalo del fallimento delle sue compagnie teatrali, e ora nell’occhio del ciclone per motivi ancora più triviali. Il noto attore e politico è finito coinvolto in un’indagine per violazione della legge fallimentare, in seguito al crollo da dieci milioni di euro che ha mandato in bancarotta il Teatro Eliseo. Il noto palcoscenico romano era infatti stato  gestito da due differenti compagnie, prima di essere assegnato all’attore. Proprio Luca Barbareschi,  a sentire l’accusa, si sarebbe “appropriato di beni per oltre 813mila euro” dal teatro stesso. Poltrone, tendaggi e condizionatori letteralmente trafugati dal palco ormai chiuso.

Ovviamente, Luca Barbareschi non ci sta a passare per ladro e sciacallo. Intercettato da Repubblica, ha avuto modo di dire la sua sulle accuse rivoltegli, rimandando al mittente le responsabilità per la sparizione del materiale. “Non di cosa parlino”, ha spiegato, attribuendo i lavori di sfratto a società fuori dal suo giro. “Io firmai un contratto d’affitto nel 2015, e quel teatro comprendeva stigliature e poltrone. Per rimetterlo a norma ho speso 5 milioni, dato che era tutto marcio“. Bisognerà vedere se una simile testimonianza sarà portata anche in tribunale nel caso che l’indagine sfoci in una causa. Nel frattempo, continua il limbo dell’Eliseo di Roma.

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