Serena Grandi sta vivendo un momento di rinascita, seguito a una serie di difficoltà: prima la diagnosi di tumore al seno, poi i problemi con l’ex compagno che, secondo quanto riferito dall’attrice, l’avrebbe perseguitata. Eppure ora si sta rialzando, come un’araba fenice. Il racconto di questo periodo di transizione è sul nuovo numero di “Novella 2000” e la penna che lo scrive è particolarmente importante, perché è quella di suo figlio Edoardo.
L’ultima relazione è stata burrascosa
Il ragazzo, infatti, esce per un attimo dal ruolo di figlio e diventa intervistatore. E la Grandi si affida a lui, raccontando prima dei problemi avuti con l’ex compagno:
“Da sei mesi ho dovuto interrompere la mia relazione per via di forti incompatibilità e modi di pensare diversi. […] La mia decisione di intervenire sul web è per chiedere confronto a donne come me, che alla fine di una relazione non sanno come distogliere l’attenzione da uomini che si comportano in maniera ossessiva”, ha dichiarato.
“La malattia mi ha cambiata”
Sulle pagine di “Novella 2000”, Serena Grandi racconta anche l’esperienza della sua malattia e il modo in cui l’ha cambiata:
“Non sembra, ma questo ha rivoluzionato la mia vita, sia in meglio, sia in peggio, ma voglio vedere solo i lati positivi, dopo un momento circondato da ombre. Mi sento molto indipendente, molto forte e ho ritrovato tante cose bellissime di cui mi stavo dimenticando, cose mai banali, come un tramonto nella mia Rimini”, ha detto.
Serena Grandi contro Claudia Koll: “Rinnegare i film erotici è da ipocriti”
Serena Grandi attacca Claudia Koll nel corso di un’intervista a “Libero”. Il pretesto sono alcune domande su Tinto Brass, regista che l’ha resa celebre al grande pubblico e che di recente è stato ricoverato in terapia intensiva:
“Mi sono subito prodigata a chiamare Caterina Varzi, la moglie, per sapere come sta e per fortuna le condizioni sembrano stazionarie. Tinto è un gentiluomo, un uomo straordinariamente galante; colto e profondo a tal punto che è riuscito a fare del ‘cinema erotico’ una cifra stilistica estetica straordinaria”.
Poi aggiunge un altro grande attestato di stima al regista:
“Non ha mai sfiorato nemmeno una spalla delle persone che hanno lavorato con lui; il rispetto è stato sempre il punto di partenza della sua professionalità. Anzi ti dirò di più. Non sai quante ragazze avevano voglia di saltargli addosso e lui invece le fermava con eleganza. Ragazze prive di scrupoli che per fare andare bene un provino cercavano di conquistarlo in altro modo”.
La frecciata a Claudia Koll
Serena Grandi è diventate conosciuta al grande pubblico nel 1985, grazie al film Miranda di Tinto Brass:
“Ho scelto di farlo perché sapevo che Tinto Brass mi avrebbe insegnato il mestiere di attrice. È un perfezionista attento ad ogni cosa, io da lui ho solo imparato. Sarò per sempre riconoscente a lui e alla sua arte”
Ed ecco che arriva probabile frecciatina, che ha lavorato con il regista nel film “Così fan tutte”: “Non amo chi riconoscente non è”, dice Serena Grandi. Il riferimento è chiaramente per Claudia Koll, che ha dichiarato di essersi pentita di aver girato quelle scene osé: “Io non metto in dubbio la sua scelta di fede, anzi me ne compiaccio – conclude Serena –, ma rinnegare un periodo storico dove faceva i film erotici lo trovo ipocrita”, ha concluso.