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Renato Zero spendaccione: ecco i suoi vizietti segreti

Renato Zero, una tra le icone italiane più celebri, dimostra sempre di sapere come godersi la vita al massimo. Infatti, non si preclude l’opportunità di effettuare folli acquisti. Negli ultimi giorni, il cantante ha deciso di fare una pazza spesa dal valore di 165 mila euro e per questo è stato etichettato come ‘spendaccione‘. Andiamo a vedere cosa ha comprato!

Ecco il folle acquisto del cantante

La Mercedes AMG GTC, al prezzo di 165 mila euro, è una variante della roadster che ha scelto il cantante, ha la capote beige di tela a movimento elettrico. Renato Zero ha sempre avuto la passione per le automobili, incluse quelle d’epoca. Per cui ogni tanto è solito concedersi qualche “eccesso”. Per incontrarsi con l’amico Nicola Porro, giornalista e conduttore, Renato decide di rispolverare l’acquisto e raggiungerlo con il nuovo bolide. Tra la sua collezione di auto, un Maggiolino giallo, una Jaguar nera spider Ktv, una Mini Cooper cabrio, una Bentley bianca e una BMW serie 5. Insomma, diciamo che tra i problemi di Renato non ci sarà mai quello del come spostarsi.

Renato Zero con la pancetta al mare: prova costume non superata per il cantante? 

Per chi segue Renato Fiacchini in arte Renato Zero, cantante italiano famoso a livello mondiale, resterà stupito nel vedere come il cantante sia cambiato ed ingrassato negli ultimi tempi.

Il celebre cantante del “Triangolo” è stato paparazzato a mare in tenuta balneare con un evidente pancetta mentre si trovava a Porto Cervo in Sardegna. Niente pettorali e tartaruga per il “Re dei Sorcini”, alla soglia dei 70 anni, sembra aver abbandonato ogni buon proposito per un corpo in perfetta forma.

Renatone non ha superato la prova costume ma l’importante che stia bene visto i recenti trascorsi che avevano fatto allarmare i fan.

Renato Zero: icona di stile

Artista eclettico che emoziona il suo pubblico da più di 50 anni, ha fatto dello stile il suo cavallo di battaglia. “Quando da ragazzo uscivo vestito di piume per le strade della Montagnola, il quartiere in cui sono cresciuto, mi gridavano cose cattive e mi riservavano scherni, lazzi e ironie grevi”- ha dichiarato Zero in un’intervista su Vanity Fair. 

“Il giudizio degli altri mi ha spinto a cercare di capire e non a chiudermi in me stesso, ad analizzare le ragioni di quelli che mi scagliavano addosso aggettivi e identità forzate, più che a rispondere a tono. Un’analisi che ho svolto sul marciapiede e dal palco, senza mai essere settario. Noi artisti siamo cibo per gli altri”.

Lo stile “da Zero”non è stato semplice da vestire nella Roma bigotta degli anni ’70, come dichiara il cantante: “Alcuni, profittando del dubbio sulla mia sessualità, amavano scaricarmi addosso colpe, frustrazioni e responsabilità che non avevo. Ero una proiezione delle repressioni e mi innalzavano al ruolo di scandalo vivente”.

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