Lo Sporting Palace di via Mantova si può definire una palestra vip per chi l’ha frequentata almeno finché non è arrivata la chiusura.
Ecco chi si allenava allo Sporting Palace di via Mantova
Ex ministra dell’istruzione Valeria Fedeli, l’ex direttore del Tg1 Augusto Minzolini, ill giornalista Alberto Matano, l’ex sindaco Walter Veltroni., la dj e opinionista Anna Pettinelli, il ministro Danilo Toninelli.
Ecco cosa è successo
«I proprietari della palestra hanno cessato l’attività improvvisamente, nonostante fino a qualche giorno fa avessero sollecitato i clienti a rinnovare l’abbonamento di quasi mille euro. Nessuna notizia di rimborsi eventuali né tantomeno di subentro dell’abbonamento con la nuova gestione», ha raccontato Laura Piccinno a Leggo.
La parola agli abbonati
Un portavoce del gruppo di abbonati (oltre duemilacinquecento persone) ha dichiarato: «con una nota il 25 giugno scorso gli amministratori ci informavano che il 1 luglio le sale di via Mantova sarebbero state svuotati per permettere alla nuova gestione (Virgin Active) di entrare a pieno regime in data 16 settembre». In realtà questa informazione è stata ritrattata ed è il motivo che li ha portati a fare gruppo su facebook e a pensare persino a una class action.
Pensate un po’ che alcuni avevano anche rinnovato l’abbonamento, che ammontava a ottocento/novecento euro l’anno.
Altre note dello Sporting Palace di via Mantova
Il Messaggero riporta questa nota ufficiale della palestra: «lo Sporting Palace Mantova non ha ceduto la propria azienda alla Virgin Active ma cesserà di esercitare in questa sede – si legge -. Precisano inoltre che ci si potrà allenare nelle altre due sedi e che l’apertura a carico di Virgin Active (16 settembre) non è corretta».
Le altre due sedi, però, c’è da dire, distano diversi chilometri da quella di via Mantova (sono rispettivamente in via Appia Nuova e in via Sigonio) ed è innegabile che spesso e volentieri questi luoghi si scelgono abbastanza vicini o ai luoghi di lavoro o a quelli abitativi.
L’intervento della polizia
Nella mattina di lunedì 1 luglio è dovuta intervenire la polizia davanti all’ingresso di via Mantova perché i toni tra i gestori e gli abbonati, che si sentono truffati, poteva degenerare ed è così che è scoppiato il caso.
Vi terremo aggiornati sull’evolversi della vicenda. Qualche giorno fa vi avevamo raccontato della truffa di cui è stato vittima Pirlo.
Uno dei pericoli a cui vanno incontro i personaggi noti sono i furti di identità e tutto ciò che ruota attorno. Questa volta il malcapitato è Andrea Pirlo, ex giocatore bianco nero e campione del mondo con la nazionale nel 2006.
Ex orafo si spaccia per Andrea Pirlo e truffa
«La somiglianza è vaga», hanno dichiarato gli investigatori, eppure Alessandro Palazzolo (quarantottenne di Valenza) ha deciso di presentarsi di volta in volta come l’ex centrocampista juventino, magari giocando sull’idea che potesse essere mutato rispetto a quando appariva sempre in tv. Immaginate soltanto cosa voglia dire che qualcuno si metta a compiere degli acquisti (anche onerosi) al posto vostro. Esistenza rovinata e macchiata. Costretto a giustificarsi in più occasioni e dopo una serie di solleciti per acquisti mai portati a termine, Pirlo ha scoperto la truffa e ha denunciato il tutto alle autorità.
Ovviamente adesso l’accusa per Palazzolo – ex-orafo con fallimento alle spalle – non poteva che essere di sostituzione di persona e truffa. Tutto è iniziato poco più di due anni fa, quando ha provato a prendere un orologio da polso di un certo valore in un prestigioso negozio torinese. Il gestore non era cascato nell’inganno. L’imbroglione non si è fatto scoraggiare e così ha deciso di ordinare capi per migliaia di euro in negozi di abbigliamento, chiedendo anche degli sconti utilizzando il nome del noto centrocampista. Il tutto è avvenuto per ben due volte nel capoluogo piemontese, in un negozio di Brescia (compere per ben 5mila euro) e in una boutique di Napoli. Inoltre, durante una serata di gala, si è spacciato persino come il fratello de “il Metronomo”. Immaginiamo che l’uomo sia riuscito ad ottenere anche delle informazioni molto private (seguendo anche il calciatore) e utilizzando queste mentite spoglie anche per ottenere visite mediche agevolate dal suo vero medico curante.
Ex orafo truffa spacciandosi per Pirlo: non ha agito da solo
Sembra, però, che l’uomo non abbia compiuto da solo le truffe ai danni dei commercianti. Secondo le indagini della Digos dovrebbe essere coinvolta anche la sua compagna, 42 anni, residente a Pavia. Toccava a lei vendersi come collaboratrice del giocatore. Ritirava gli acquisti affermando con sicurezza e disinvoltura: «ci penserà poi Andrea a pagare il conto».