Anna Foglietta ha appena ricevuto un importantissimo riconoscimento, il Nastro d’Argento come Miglior Attrice Protagonista per “Un giorno all’improvviso” di Ciro D’Emilio. È la presidente della onlus Every Child is My Child e continua a essere molto attiva sul piano professionale – attualmente è sul set del nuovo film di Verdone e nella prossima stagione riprenderà la tournée di “Bella figura”.
Ci fa piacere rilanciare alcuni estratti dell’intervista pubblicata su Leggo in cui l’attrice si esprime anche rispetto al Festival di Sanremo. Vi ricordiamo che la scorsa edizione proprio lei ha condotto il Dopofestival insieme a Rocco Papaleo e Melissa Greta Marchetto.
Anna Foglietta: «non sono il tipo di attrice che disdegna lo spettacolo, anzi penso di essere una donna di spettacolo»
Alla domanda della giornalista se le piacerebbe un giorno condurre Sanremo, la Foglietta ha risposto così: «non sono il tipo di attrice che disdegna lo spettacolo, anzi penso di essere una donna di spettacolo. Mi piacciono molto l’esibizione live, il teatro, il palcoscenico, perciò non è una cosa che mi spaventa e non la reputo nazional-popolare al punto da impedirti di vincere premi». E giustamente ha aggiunto parole di elogio nei confronti del collega Pierfrancesco Favino, di cui dice «è l’emblema di questo: aveva fatto la pubblicità, poi Sanremo, ora ha fatto “Il traditore” ed è andato a Cannes. Un grande attore è un grande attore, non è certo Sanremo che può togliergli la dignità. E soprattutto il talento».
Spesso da noi c’è questa idea, o forse sarebbe meglio chiamarlo pregiudizio nei confronti del festival della canzone italiana che tanto ci ha reso e rende ancora noti in tutto il mondo. Come se parteciparvi possa far perdere la credibilità raggiunta. Invece è interessante e apprezzabile che sia Favino che lei (ma siamo sicuri che altri artisti non “snobbino” la kermesse come conduttori) abbiano in mente – e lo dimostrano – cosa voglia dire essere versatili e mettersi alla prova.
Chissà che non le arrivi la proposta, ancor più dopo questa dichiarazione. In fondo le carte per l’edizione 2020 sono tutte da mettere ancora in campo, a parte la voce che darebbe alla conduzione Amadeus.
Anna Foglietta in merito a “Genitori quasi perfetti”
Rispetto al film della Chiossone – riportando sempre da Leggo – ha speso parole entusiasmanti: «un affresco di personalità e di anime eterogenee e complicate. Parla di genitori di ragazzini della terza elementare che devono organizzare una festa di compleanno e di una mamma single, che sono io, con l’ansia da prestazione. Gradualmente si svelano scenari inquietanti che fanno virare il film dalla commedia alla tragedia. La storia è interessante anche perché tratta, in modo un po’ velato, di omosessualità legata all’infanzia».
Genitori quasi perfetti: cast
Si tratta di un’opera corale e come tale ha il suo punto di forza in un nutrito cast di interpreti di qualità, composto appunto da Anna Foglietta, Paolo Calabresi, Nicolò Costa, Lucia Mascino, Marina Rocco, Marina Occhionero, Elena Radonicich, Francesco Turbanti, Paolo Mazzarelli, Erica Blanc.
Ci fa piacere far notare anche che i costumi sono curati da Massimo Cantini Parrini (un’eccellenza italiana pluripremiata); mentre la sceneggiatura è stata firmata da Renata Ciaravino (ha firmato anche interessanti drammaturgie) e Gabriele Scotti.