Shawn Mendes si è esibito anche di fronte alla Regina Elisabetta II, ha ottenuto il successo mondiale con il singolo “Stitches” e da lì la sua carriera è stata tutta in salita. Spesso i cantanti diventano un punto di riferimento per i teenagers e ancor più quando lanciano certi messaggi e si lasciano andare a confessioni personali possono diventare davvero educativi. È questo il caso del cantautore canadese Shawn Mendes, il quale qualche giorno fa, in un post sul suo profilo instagram, si è lasciato andare raccontando vicende personali che lo hanno segnato.
Shawn Mendes: «mi hanno fatto sentire come se fossi uno scherzo»
Scrive in questa lettera pubblica: «sto pensando a quando ero in prima superiore. Il giorno dopo aver condiviso la mia cover su YouTube, camminando per il corridoio a scuola, ho incontrato un gruppo di ragazzi. Mi hanno urlato “Canta per me Shawn, canta per me”». I coetanei, è all’ordine del giorno, possono essere molto spietati e i casi di bullismo e cyberbullismo purtroppo sembrano in aumento e non il contrario. L’artista ha aggiunto parole toccanti rispetto a quanto soffrisse per la situazione: «in un mondo che mi ha fatto sentire orribile, come se fossi uno scherzo e come se quello che stavo facendo fosse stupido e sbagliato, sono stato fortunato». Ed è qui che inizia a lanciare il messaggio per far intravedere che una via d’uscita c’è.
Shawn Mendes: ecco chi mi ha aiutato ad uscire dal bullismo
«Ho avuto i migliori amici e i migliori genitori che qualcuno potesse chiedere» anche perché, dice, «non mi avrebbero mai permesso di smettere di fare ciò che amavo fare solo perché qualcun altro ha pensato che fosse stupido». Per lui non è stato né uno scherzo né un gioco, è una vicenda che l’ha segnato e in virtù di questo ha scelto di parlarne per sensibilizzare.
Shawn Mendes: bisogna credere nei sogni
Shawn Mendes ci tiene a precisare che si indirizza a tutti: «sto scrivendo questo non solo al ragazzino di 15 anni che ha paura di seguire il proprio cuore a causa di ciò che la gente potrebbe dire, ma anche al cinquantenne che potrebbe fare la stessa identica cosa».
E con queste parole di incoraggiamento e vicinanza conclude il post rivolgendosi al tu immaginario, sicuro che in tanti lo stanno leggendo:
«so che non è così facile e non ti sto chiedendo di cambiare il tuo mondo durante la notte, ma voglio che tu sappia che non importa quanti anni hai, non importa chi sei, non importa da dove vieni… meriti di seguire il tuo cuore. Sono qui e sto tifando per voi».
È davvero toccante leggere come qualcuno riesca e scelga di parlare anche di vicende dolorose della propria esistenza, conscio della responsabilità che ha nei confronti di chi lo segue. In fondo le parole di Mendes possono incidere nel cuore del singolo individuo, ma ci si augura che avvenga con molti. Basti pensare che questa sua lettera accorata ha ricevuto ad oggi 4.332.307 mi piace e chissà in quanti l’avranno anche solo letta.