A volte i ragazzi ci stupiscono positivamente. Vige un pregiudizio di fondo rispetto alle giovani generazioni, in particolare rispetto al loro disimpegno. Vengono etichettati come bamboccioni e si immagina che non abbiano amore verso la propria terra d’origine.
Un’adolescente sarda in questi giorni sta facendo tanto parlare di sé.
Anastasia Mazzette è figlia di di due genitori originari di Ollolai, un comune italiano di soli 1.283 abitanti, appartenente alla provincia di Nuoro. In quest’isola l’orgoglio per le proprie radici è molto alto, si ha una grande attenzione anche nel preservare il territorio da cementificazioni e da interventi invasivi. Anastasia ha quattordici anni e come da copione in questi giorni doveva sostenere l’esame di terza media presso la scuola Maccioni di Nuoro.
Proprio in quest’occasione ha deciso di presentarsi di fronte alla commissione indossando il costume del suo paese. Ma non è finita qui.
La studentessa ha portato come argomento di discussione una tesina che aveva per oggetto “Ollolai nel giudicato di Arborea”, creando dei veri e propri links, a seconda delle materie, con tutto ciò che riguardava il borgo barbaricino. Ad esempio: in scienze ha presentato l’asfodelo (la pianta da cui vengono forgiati i cesti dei suoi nonni), per quanto riguarda l’ambito artistico ha raccontato proprio in merito ai costumi sardi e delle sue varie parti.
Ciliegina sulla torta: alla fine dell’esame, Anastasia ha offerto una mini esibizione di ballo sardo insieme a due ragazzi del suo paese.
Il commento della mamma su fb
«Fiera delle sue origine discute la tesina di terza media su Ollolai», ha scritto la mamma Michelina su Facebook, dove ha postato la foto della figlia in costume durante l’esame, raccogliendo una valanga di like. Immaginiamo che la cultura e l’amore verso la propria terra derivino anche dai valori trasmessi proprio dalla famiglia. Colpisce come approccio perché è insolito, tanto più in un’adolescente di questi tempi.
Le dichiarazioni di Anastasia
«Mi piace tutto ciò che è letteratura, arte e storia della Sardegna, compresa Ollolai», ha raccontato Anastasia all’agenzia Ansa, aggiungendo «guardo tutti i balli dei paesi sardi e ascolto tutti i canti a tenores. Sono molto appassionata della materia, per questo ho scelto di andare all’esame col mio costume e di portare alla commissione gli argomenti che studio con tanto interesse. Vorrei che le nostre tradizioni fossero oggetto di studio nelle scuole sarde per non essere dimenticate. Andando a scuola col costume di Ollolai ho voluto dare un segnale forte».
Riscoprire le tradizioni
Effettivamente si stanno un po’ perdendo tradizioni e dialetti. Gli anziani sono quelli più propensi a determinati discorsi. Tocca a loro tramandare e soprattutto e riuscire a far appassionare figli e nipoti a qualcosa che sembra desueto, anacronistico e per cui forse i coetanei potrebbero persino giudicare “fuori dal mondo contemporaneo”, il patrimonio di certi comuni potrebbe andare completamente perso. Ben vengano questi gesti da parte dei giovani di oggi. Va diffusa la notizia anche per contagiare positivamente quante più persone possibili così da suscitare curiosità per riscoprire certi valori.