Torna al centro del gossip il cantante Marco Carta, e anche stavolta per una questione di “soldi”. Dopo essere stato accusato e arrestato per il furto di alcune magliette del valore di 1200 euro alla Rinascente di Milano, continua ad essere al centro della polemica per aver chiesto ben 8000 euro per la sua presenza: vediamo perché.
Marco Carta: 8mila euro per partecipare al Pride di Modena
Non solo l’accusa di furto. Marco Carta è stato duramente attaccato per un altra questione onerosa. Il motivo sarebbe la sua richiesta di ottomila euro per partecipare al Gay Pride di Modena: un cachet piuttosto esagerato secondo molti. Infatti, il cantante era stato scelto per fare da padrino alla manifestazione, ma a causa di questo disguido dell’ultimo minuto, però, è saltato tutto. Dunque, il cantante non è stato presente. A dichiararlo è l’organizzatore dell’evento, Matteo Giorgi, che dopo aver confermato l’assenza del cantante ha rivelato quanto avrebbe chiesto per la sua “comparsa”: la bellezza di 8000 euro. La diffusione della notizia ha dato subito scalpore tra la comunità, soprattutto a seguito di ciò che era successo. Una cifra troppo alta svelata dalla giudice di Ballando con le Stelle, Selvaggia Lucarelli. Chiaramente, a tale richiesta, gli organizzatori del Pride avrebbero risposto con un sonoro “no”.
Marco Carta racconta la sua verità sulla vicenda della Rinascente
Marco Carta è stato ospitato da Barbara D’Urso nello studio di Live – Non è la D’Urso in occasione della puntata andata in onda il 5 giugno.Il cantante, accusato dapprima di furto e poi rilasciato, ha voluto raccontare davanti a tutti gli spettatori la sua versione della vicenda rimbalzata su tutti i giornali. Secondo quanto dichiara Marco Carta, era completamente all’oscuro di ciò che aveva fatto la sua accompagnatrice. Ecco cosa ha dichiarato: “La persona che era con me è stata fermata per furto, mentre io avevo la busta con lo scontrino della merce che ho pagato. All’uscita del negozio, però, gli addetti alla sicurezza ci hanno fermato e abbiamo dovuto seguirli. Quando ho visto che tiravano fuori dalla borsa della mia amica le magliette ero sconcertato… allibito! Poi ci hanno portato “al fresco”. Sono stati momenti difficili.”
Un Marco Carta agitato, che grida la sua innocenza e che tiene la mano di Barbara D’Urso. Ad un certo punto la voce si spezza, e scende qualche lacrima nel continuare il suo racconto:
“Mi sono detto che sono una brava persona, l’opposto di un ladro, che è la cosa più brutta del mondo. Quando sono uscito ho fatto l’errore di leggere i commenti sul web: c’era chi mi augurava la morte o le peggiori cose. Anche se ho cercato di essere forte sono preoccupato per la mia famiglia: voglio che cammini a testa alta, perché io non ho fatto nulla.”