Gigi D’Alessio ricorda Pippo Baudo: “Molti non vollero venire al mio concerto, ma lui sì!”
Ai festeggiamenti per Pippo Baudo era presente anche Gigi D’Alessio, che ne ha approfittato per condividere i ricordi che ha con il presentatore. Ecco cosa ha raccontato.
Gigi D’Alessio racconta quella volta in cui tutti gli voltarono le spalle
Nella serata che si è svolta per omaggiare Pippo Baudo, Gigi D’Alessio ha voluto essere presente per raccontare il legame speciale che lo lega al conduttore 83enne.
In particolare ha voluto raccontare un episodio avvenuto nel 2000, quando per un evento che sanciva il suo debutto a Sanremo a piazza Plebiscito tutti gli altri artisti gli voltarono le spalle. “Molti non vollero venire al mio concerto – ha detto Gigi D’Alessio – ma lui sì. Non volle nemmeno il rimborso del biglietto del treno“.
Gigi D’Alessio ha dichiarato di dover essere molto riconoscente a Pippo Baudo, dicendo:
Ma io quante volte devo dirti grazie? Mi hai dato la chiave giusta: ti portai tutti i dischi che avevo fatto in napoletano. Mi dicesti di italianizzarne una, lasciando una frase in dialetto… Dal tuo consiglio è nato “Non dirgli mai”, che ho portato all’Ariston.
Anna Tatangelo dichiarazione su Gigi: “Ecco come è iniziato tutto”
Anna Tatangelo, ora che ha ritrovato la pace con Gigi D’Alessio, si è guardata indietro commuovendosi di fronte al lungo percorso che li unisce da anni. Va detto che la coppia ha lottato con le unghie e con i denti per far sì che il mondo rispettasse un’unione del genere. Vent’anni di differenza, un matrimonio alle spalle, le malignità continue. Anna ricorda così come tutto è iniziato fra lei e Gigi D’Alessio:
L’ho conosciuto a un concerto, subito dopo Sanremo. Mio padre mi scortava ovunque e se vedeva un artista mi obbligava a fare una foto con lui, che vergogna. Così è successo anche con Gigi che poi mi ha detto: ‘Tu sei la ragazza che ha vinto il Festival? Ho una canzone che ti vorrei far ascoltare’. Era ‘Un nuovo bacio’ ma anche se è stato un grande successo, poi avevamo perso i contatti. Ci siamo rivisti dopo un anno e Gigi ha detto a mio padre che mi voleva produrre. A me stava antipatico. Ma nel 2005, dopo ‘Ragazza di periferia’, siamo partiti per un tour in Australia. E ho iniziato a vederlo con occhi diversi. Ho pensato: oddio, cosa abbiamo fatto. Mi spaventava l’idea di dirlo a mio padre. Gigi è stato un signore, è andato subito a parlare ai miei.