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Luca Barbareschi violentato a 7 anni: “Lo perdono, voglio rompere la catena dell’orrore”

Luca Barbareschi intervistato a Vieni da Me

Luca Barbareschi ha parlato della sua infanzia a Vieni da Me: “Mia madre, incinta di me, è emigrata in Uruguay e sulla nave sulla quale viaggiava c’era la compagnia teatrale italiana che debuttava in Sud America” – racconta il famoso attore che, dopo aver vissuto qualche anno in Uruguay, è tornato in Italia, in particolare a Torino – “Quando avevo otto anni, mia madre si innamorò di un altro uomo e se ne andò portando via solo mia sorella Valentina che era appena nata”. Infatti, Luca Barbareschi racconta come non vide la mamma per un periodo di tempo. “Per rivederla, finsi di avere un attacco di appendicite. Me l’hanno tolta per sbaglio, ma mia madre non è mai tornata. Se ho senso dello humor, lo devo ad una serie di tragedie a cui sono sopravvissuto“, spiega col sorriso Barbareschi.

Violentato da un sacerdote in collegio

Tra questa serie di tragedie, Luca Barbareschi torna a parlare di quella che, forse, l’ha segnato più di tutti. Barbareschi ha confessato di nuovo di essere stato violentato, proprio quando era solo un ragazzino:

Sono stato abusato per due anni da un sacerdote in collegio. Avevo sette anni e lui si è approfittato della mia condizione, ero contento delle sue attenzioni perché ero un bambino solo”.

Barbareschi stavolta racconta anche che, anni dopo, quando ormai era adulto, è voluto tornare da quel sacerdote che aveva abusato di lui. Spinto dalla voglia di perdonare e di chiudere definitivamente il capitolo più oscuro della sua infanzia:

Lui sosteneva di non ricordasi di nulla, ma io ho voluto fare questo gesto per rompere questa catena di errori e orrori. Il rancore non porta nulla, l’unica cosa che funziona è l’amore”.

Ed è stato proprio l’amore a salvarlo. Quello della moglie Elena, e quello dello psichiatra che l’ha preso in cura:

“Per tutta la vita pensi di essere tu ad essere il colpevole – racconta lo stesso – io l’ho pensato fino a 10 anni fa. Penso che vedrò il mio psichiatra tutta la vita, perché non si guarisce mai dall’autodistruzione“.

La battuta orribile di mia mamma

Non è la prima volta che Luca Barbareschi racconta dettagli così forti e scioccanti della sua infanzia. Tempo fa, ospite al Maurizio Costanzo Show, l’attore aveva analizzato anche il tormentato rapporto con la madre. Una donna che, a detta sua, non voleva ferirlo, ma l’ha fatto per tutta la vita.

“Mi ha aiutato a diventare uomo prima. Mia madre è diventata mia figlia. Se io leggo, lo devo a lei. Quando andò via mi regalò un romanzo. Quando parlava con me si annoiava, era una donna colta ma un po’ distratta. Pensava ad altro, non gliene fregava niente. Allora mi dava dei libri e mi diceva ‘Tieni, leggi’. Una volta per sbaglio mi diede una coltellata sul sopracciglio. Le dissi che sanguinavo e rispose: ‘Metti il nastro adesivo e leggi ‘Incompreso’ così la smetti di lamentarti’. Quando se ne andò di casa, invece, mi disse ‘Leggi ‘Cent’anni di solitudine’, ti piacerà”.

Barbareschi proprio in quell’occasione spiegò anche come sua madre reagì, anni dopo, di fronte ai confessati abusi di pedofilia subiti da suo figlio, quando era ancora bambino:

“Quando ho fatto la legge sulla pedofilia, uscì una foto mia e del Papa che chiedeva scusa per la pedofilia. Ero molto orgoglioso. Mia madre aprì il giornale – era il giorno del suo compleanno – e disse: ‘Cos’è sta storia che andavi con gli uomini quando eri piccolo?’ e io: ‘Veramente mamma avevo 7 anni, sono stato violentato’. Lei continuò: ‘Sì ma c’è scritto per tre anni e allora ti piaceva, non rompere i cogl*** , via“.Quella battuta terribile era mia mamma, ma non mi mancava di rispetto, era così. Mi ha dato una forza… sopravvivere a una mamma così, vuol dire che il resto è una passeggiata”.

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