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Giancarlo Magalli intervista Simona Ventura su un tema a lui caro: i raccomandati in Rai

Nella puntata de I Fatti Vostri, programma di Rai 2 che va avanti dal 1990 e condotto ora da Giancarlo Magalli, il noto conduttore ha voluto parlare di un argomento a lui caro: i raccomandati Rai. in particolare, ha intervistato Simona Ventura.

Il conduttore ha parlato di un programma del 1988, Domani Sposi, in cui ha debuttato la “Mona”. Le quattro vallette scelte da lui hanno continuato la loro carriera in un percorso fortunato, soprattutto quella che ha lavorato a fianco di Piero Angela. Tuttavia, ce n’era una che non è stata scelta per le sue doti, ma perché spinta dall’alto. Anzi, dall’altissimo. “E si vedeva anche, a guardarla si vedeva che era raccomandata, non se n’è mai più parlato”. La Ventura ride, e risponde: ”Vedi? Le raccomandazioni contano fino a un certo punto”. Magalli a sua volta: ”Lo dico sempre. Perché ti devi assicurare che quello che ti raccomanda campi a lungo, deve essere rieletto”. Chi sarà questo fatidico personaggio? 

Cosa accadrebbe se si facesse un censimento dei raccomandati Rai? 

«Un censimento dei raccomandati basato sulle delazioni sarebbe molto pericoloso», dice. «Però se i dirigenti ammettessero di aver assunto un incapace dietro raccomandazione, sarebbe già un inizio», aggiunge. Parlando in un’intervista, Magalli ha sottolineato come si era ritrovato costretto a dover assumere una ragazza, che però non era in grado di fare nulla. Proprio quando invece ha assunto ragazze non segnalate da nessuno, queste hanno avuto un enorme successo. Tra queste c’erano sicuramente Vanessa Incontrada e Simona Ventura. 

Magalli non è un raccomandato 

Parlando invece di sé, il famoso conduttore, spiega che ha sempre lavorato senza che nessuno gli “desse una spintarella”. I suoi genitori lo volevano assicuratore, ma ha continuato per la sua strada ed è finito a scrivere testi per Pippo Franco e lavorando come autore prima e come conduttore poi per la Tv di Stato. «Sempre grazie all’impegno personale», sottolinea fiero. Finì davanti a una telecamera solo a metà anni Ottanta: «Ero autore di Pronto chi gioca? Un giorno Enrica Bonaccorti non poteva condurre, e la sostituii io all’ultimo momento».

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