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Manuel Bortuzzo: “ero convinto di esser rimasto in piedi, invece…”

Nell’ultima puntata di Domenica In è stato ospite, Manuel Bortuzzo, il ragazzo ferito a Roma il 3 febbraio scorso e costretto su una sedia a rotelle, insieme a suo papà Franco. Papà e figlio hanno voluto raccontare la storia di Manuel e il percorso di recupero e di riabilitazione che sta affrontando per prepararsi alle Paraolimpiadi di nuoto a Tokyo. Bellissimo tutto l’affetto che mi è arrivato dall’Italia”, ha detto il ragazzo da Mara VenierEro convinto di esser rimasto in piedi toccandomi le gambe, poi ho rivisto il video. Sono caduto immediatamente come un “pero””​.

Domenica In, Manuel Bortuzzo racconta quella sera

“Io ero felice, stavo facendo la mia vita. Mi sono trovato lì per caso”, racconta Manuel Bortuzzo. “Il problema non è lo scambio di persona, il problema è alla base, il gesto che hanno fatto. Non so con chi sono stato scambiato, non ho alcuna certezza di quella serata”. Ricordando la serata che gli ha cambiato la vita, il giovane racconta l’istante subito dopo lo sparo: Ero convinto di esser rimasto in piedi toccandomi le gambe, poi ho rivisto il video. Sono caduto immediatamente come un “pero””. La prime parole da terra, subito dopo aver preso il colpo, sono state rivolte alla fidanzata Marina: “Doveva saperlo, le ho detto “ti amo”. Credevo di averlo detto una volta sola, lei dice che invece l’ho ripetuto più volte”.

“Il sogno più grande è quello di tornare a camminare, ci sto lavorando e non mollo. So solo io quello che sento e quello che provo. Se me la sento dentro posso raggiungerla. Ci vorrà il tempo che ci vuole.” dice Manuel Bortuzzo. Dei ragazzi che gli hanno sparato dice: “Non ricordo i loro nomi  e nemmeno mi interessano. Non ho ricevuto scuse ma non le voglio, non mi cambiano nulla”.

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