L’incontro con l’AD Fabrizio Salini
Sembra che, finalmente, la grande polemica attorno a Fabio Fazio stia per terminare definitivamente. La Rai ha deciso di trovare un accordo, approvato da tutte le parti, che chiuda la diatriba, ormai protrattasi per un tempo esagerato. Hanno organizzato un meeting, avvenuto a Milano, tra l’amministratore delegato Fabrizio Salini e lo stesso Fazio. La riunione doveva rimanere segreta ma, come spesso accade, sono subito trapelate numerose informazioni in merito. Fabrizio Salini pare aver riconosciuto il valore prezioso dei 4 milioni di telespettatori medi, che si accaparra il programma condotto da Fabio Fazio.
La soluzione, però, sarebbe stata trovata: Fazio mantiene il suo programma (forse sempre in prima serata), ma migra su Rai2. E lo stesso amministratore delegato si è infuriato notevolmente con la direttrice di Rai Uno, vicina alla Lega, Teresa De Santis. Il motivo della lite? Il taglio drastico di tre puntate della trasmissione di Fazio, Che fuori tempo che fa, sulla prima rete, il lunedì.
Tra politica e “censura”, la polemica continua
Salini, notoriamente vicino al partito del Movimento Cinque Stelle, non ha per nulla gradito la presa di posizione dispotica. E, a molti, questo fa storcere il naso, dato che ricorda la diatriba in atto ai vertici del governo. La Lega non vede di buon occhio Fabio Fazio e questo non è certo un mistero: lo stesso ministro dell’Interno, Matteo Salvini, non ha mai mancato di esprimerlo. Dall’altra parte, il partito pentastellato, invece, sembra aver placato le sue ostilità nei confronti del conduttore. Alessandro Di Battista ha addirittura preso le difese di Fazio, dicendo
Deve continuare a condurre la sua trasmissione. La politica non deve mettere bocca. Vorrei che Fazio e Vespa guadagnassero il giusto, senza aggirare il tetto per gli stipendi. Ma gli editti bulgari li fanno gli altri.
Addirittura Silvio Berlusconi si è sentito in dovere di difendere Fabio Fazio, contro questo tentativo di epurazione
Se avessi tolto io tre puntate a Fazio, sarebbe stato un inferno. C’è un contratto e i contratti vanno rispettati.