La coppia pop Laura Pausini e Biagio Antonacci hanno sorpreso tutti presentandosi nel centro di Roma, a Piazza di Spagna mascherati. Lui, travestito da Vincent van Gogh nel famoso autoritratto del 1889; lei, nei panni della Ragazza con l’Orecchino di Perla di Jan Vermeer, hanno cantato il brano In questa nostra casa nuova scendendo la scalinata di piazza di Spagna e dando un assaggio di quella che sarà una delle scenografie del tour negli stadi, la cui regia è curata da Luca Tommasini. I due artisti si sono messi in posa con le loro cornici e i fan hanno iniziato a cantare Tra te e il mare.
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Laura Pausini si è sfogata durante la trasmissione “La versione delle due”, il programma delle 14 di Rai Radio2 condotto da Andrea Delogu e Silvia Boschero, dove era ospite insieme a Biagio Antonacci.
“Nel cimitero del mio paese sono seppelliti dei bambini tra i quali una mia nipotina che purtroppo è deceduta a 2 anni e mezzo”rivela la Pausini. Ma c’è un altro particolare che fa tanto arrabbiare l’artista:” Rubano i fiori e rubano i giocattoli che mettiamo”. “Queste persone devono pagarla pesantemente, sono delle merde, non è possibile che vadano nei posti dove i defunti riposano e dove chi li piange lascia un oggetto, è una cosa vergognosa, vorrei che ci fossero delle telecamere che li beccano e li mettono in televisione” ha concluso la cantante piena di rabbia.
Quella di Francesca Zoli è una storia particolare, una storia raccontata dalla madre, la cugina di Laura Pausini. La piccola era affetta da una grave malattia genetica, la sindrome da selezione 1p36. Chi ne è affetto ha cromosomi con il DNA mancante. Questa mancanza provoca cambiamenti nelle strutture facciali, gravi difficoltà di apprendimento e problemi di comunicazione orale, di cuore e muscoli, difficoltà nella respirazione. La cantante ha quindi voluto raccontare l’addio alla nipote: “La piccola Francesca è tornata al suo pianeta 1p36”- aggiungendo poi notizie sulla battaglia di sua cugina-“una mamma che ha inventato una favola per raccontare una malattia che alla fine non è stata niente altro che la loro vita quotidiana, fatta di cose diverse da quelle di chi nasce sano, ma fatta di cose uguali perché l’amore non è mai diverso per un figli. Non riesco ad immaginare il suo dolore, mi sento come se volessi respirare e non so come si fa”.
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