Il rapporto tra Kate e Meghan
La nascita del figlio di Meghan Markle e del principe Harry è su tutti i giornali. Il piccolo Archie è al centro della scena. L’evento della sua nascita è anche motivo di continua e velata diatriba tra Meghan Markle e Kate Middleton.
Infatti le due, tra occhiate e sorrisi falsi, legati solamente ai convenevoli, non hanno mai avuto un vero rapporto. La stampa inglese ha sempre evitato l’argomento, ma i più informati sanno che tra la Duchessa di Cambridge e l’attrice americana Duchessa di Sussex non scorre buon sangue. Alla nascita del bambino, la Middleton era alla Caernarfon Coastguard Search and Rescue Helicopter Base con suo marito William. Di conseguenza, non ha ancora conosciuto il nipotino. Probabilmente non avrà nemmeno modo di conoscerlo meglio, date le grandi differenze di pensiero delle due donne, anche in tema di educazione.
Archie il coraggioso
Nonostante non vi sia un buon rapporto tra Meghan e Kate, sembra che quest’ultima si dica comunque molto contenta dell’arrivo di Archie. In realtà, la Middleton non nasconde il desiderio di tornare ad avere un bebè, per la precisione, il quarto bebè. Infatti, lei è già mamma di Lousie, Charlotte e George. Proprio il primogenito George viene soprannominato dalla mamma come Archie. Che sia una coincidenza? Un errore? Questo non lo sappiamo.
Un terribile errore
Ciò di cui siamo a conoscenza è che la PR dei Duchi di Sussex ha avuto una terribile svista. Infatti, sulla rivista della Corona è apparso il comunicato che riportava la dicitura: “Archie Harrison Mountbatten-Windsor è nato alle 5.26 del 6 maggio. È il primo figlio del Duca e della Duchessa di Cambridge”. Errore non da poco. Archie è il primo figlio del Duca e della Duchessa di Sussex, non di Cambridge. L’abbaglio è stato risolto in pochi minuti, ma alcuni l’hanno notato. Il danno è stato commesso da Sara Latham, colei che ha gestito l’ufficio stampa di Harry e Meghan. A peggiorare le cose sembra esser stata la mail della comunicazione della nascita del Royal Baby, inviata con un’ora di ritardo. Tanto che la stampa inglese ha definito questa comunicazione come un fiasco.