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Cose da Vip

Roberta Ragusa, Logli era al telefono con l’amante la notte della scomparsa

Qual era la dinamica del rapporto tra Antonio Logli e Sara Calzolaio prima della scomparsa di Roberta Ragusa? Pare che al momento della scomparsa, il marito di Roberta, Antonio Logli fosse al telefono con Sara. A quanto pare, infatti, i due amanti si telefonarono ben tre volte quella sera. L’ultima conversazione risale a diversi minuti dopo le ore 00:00. In questi anni, Sara ha preferito non rendere noti gli argomenti di conversazione con il suo amante quella sera.

Roberta Ragusa, le dichiarazioni inquietanti dell’amante di Antonio Logli: esplode la polemica

L’ultima puntata di Quarto Grado ha suscitato non poche polemiche. Il programma è tornato a parlare del caso Roberta Ragusa, dando spazio, in un’intervista, all’amante di Antonio Logli, Sara Calzolaio. Le dichiarazioni della donna hanno suscitato un’ondata di rabbia e indignazione tra i telespettatori. 

Mi trattano tutti come se fossi una putt****“, avrebbe detto la donna in riferimento alla sua relazione con Logli. Sara Calzolaio è sempre rimasta al fianco di Logli, prima e dopo l’omicidio.La donna avrebbe affermato di “non aver rubato il marito a nessuno”

Roberta Ragusa, ipotesi scioccante: “Il corpo è nascosto qui”

Sull’assurda sparizione di Roberta Ragusa ormai si è parlato a lungo. La donna è scomparsa misteriosamente nel 2012 e da allora non è stata più ritrovata viva o morta. 

Roberta Ragusa è viva? Spunta una foto inedita che riaccende la speranza

Ci sono voluti quasi sette anni per vedere una foto di Roberta Ragusa così come se ne sarebbe andata la notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012. Un’eternità per una persona da cercare e che da allora è svanita nel nulla.  Eppure né suo marito Antonio Logli (condannato due volte, in primo grado e in appello, a 20 anni di carcere perché sospettato di averla uccisa e averne distrutto il cadavere), né i suoi legali, né il resto della famiglia o la sua attuale compagna Sara Calzolaio, ha ritenuto di tirarla fuori prima e darla agli investigatori impegnati nelle ricerche.

Anzi, la foto diffusa fu quella di una Roberta bellissima, ma di qualche anno prima e assai diversa da quella tormentata e delusa da un matrimonio ormai finito. La foto di Roberta con il famoso pigiama rosa è spuntata l’altra sera a Quarto Grado, mostrata su Rete 4 per gentile concessione della famiglia Logli: un inedito che non compare nel fascicolo giudiziario composto da migliaia di atti. Un colpo di scena, certo.

Ma del tutto irrilevante ormai ai fini processuali: visto che quella foto non servirà più a riaprire nuove indagini perché la Corte di Cassazione, che dovrà pronunciarsi definitivamente entro l’anno prossimo sul caso, ha il compito di valutare se il processo di appello è stato legittimo e non nel merito della vicenda.

Insomma, quella foto rischia di essere un autogol nella difesa silenziosa, almeno fino alla ribalta televisiva di venerdì, di Logli che fa il paio con quel teste farlocco rintracciato in Francia, a Cannes: il cuoco Pasquale Davi che disse di avere incontrato Roberta proprio sulla Costa Azzurra pochi mesi dopo la sua scomparsa e che invece ben presto venne sbugiardato dagli inquirenti e bollato come un mitomane a caccia di comparsate televisive. Anche allora la difesa di Logli tentò la carta a sorpresa, producendo, nelle more delle indagini difensive, la sua testimonianza. Ma in ciò che il cuoco diceva non c’era nulla di vero. Di lui, originario del sud Italia, si ricordano solo poche interviste in Tv con un improbabile accento francese.

Roberta Ragusa: Daniele Logli intervista a Quarto Grado

La puntata di Quarto Grado, andata in onda venerdì 19 ottobre 2018 ha ospitato ed intervistato nel suo programma Daniele Logli, il primogenito della donna scomparsa nel 2012 a San Giuliano (Pisa). Il figlio di Roberta Ragusa, nel corso della trasmissione, ha ribadito più volte di essere convinto che la madre sia ancora viva e di credere fermamente alle parole del padre Antonio Logli, condannato a 20 anni per l’omicidio della donna. “Io ancora oggi la cerco. Io spero sempre che torni. Ci sono buonissime possibilità che sia viva. Dal momento che non ho la certezza di un corpo, perché mi deve essere negata la probabilità?! – si chiede il 21 enne –  Io non so spiegarmi questa cosa. Spero solo che stia bene. Nonostante tutto, noi saremo sempre pronti ad accoglierla. Forse però avrebbe paura di tornare, dopo tutto questo… Io son certo che babbo non le abbia fatto nulla“. Daniele aveva poi attaccato le cugine: “Non hanno fatto i nostri interessi, preferendo provare a conviverci che mio padre avesse ucciso mia madre“.

Roberta Ragusa, Antonio Logli stupisce tutti: “E’ viva!”

Antonio Logli parla in esclusiva a Quarto Grado. La giornalista Francesca Carollo incontra il marito di Roberta Ragusa, accusato dell’omicidio della donna, nel salotto della casa dei due coniugi. “Questo è il salotto di casa vostra, qui ci sono decine di foto della vostra famiglia. C’è anche la foto del vostro matrimonio – esordisce la Carollo – E’ una casa come se qualcuno dovesse tornare dall’oggi al domani”. “Noi speriamo che torni (Roberta, ndr.) perchè oggettivamente io non l’ho uccisa come hanno detto i giudici. Per me, per noi tutti Roberta è viva. Quindi speriamo che torni” risponde fermamente Antonio Logli. “Quindi per te è viva Roberta?” chiede la giornalista. “Per me sì. Perché se l’assassino sono io che non gli ho fatto niente, per me deve tornare. A meno che non sia successo qualcos’altro…”.

“Io non ho ucciso Roberta”

“Tu hai detto ‘per me Roberta è viva e aspettiamo che torni’…sai che questa frase può attirarti un sacco di critiche?” chiede, logicamente, la Carollo. “Mah…allora devo dire una cosa: e quelli che hanno detto di me che sono un assassino? Io non sono un assassino. Io non ho ucciso Roberta.” replica in maniera convinta Logli. Il marito di Roberta continua a professarsi innocente, nonostante su di lui pesa la decisione della Corte di Assise d’Appello che lo ha condannato, lo scorso maggio, a ben 20 anni di reclusione. Per Logli le porte del carcere non si sono ancora aperte in quanto i suoi legali hanno richiesto l’appello in Cassazione. 

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