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Detto da loroPrimo Piano

Giorgio Panariello: “La televisione oggi? Manca tutto”

Da qualche tempo Giorgio Panariello ha limitato la sua attività di personaggio televisivo, da sempre suo secondo cavallo di battaglia dopo quello classico da comico teatrale. L’attore, come rivelato ad un’intervista al Corriere, ha dedicato gli ultimi tempi all’ultimazione di una raccolta di racconti di prossima pubblicazione. Si chiamerà “Adesso tu“, e vedrà il comico toscano alle prese con tematiche più serie rispetto al solito approccio goliardico alla materia. Una scelta, quella di allontanarsi dalla comicità televisiva, che sembra dettata da scelte precise. “Oggi la televisione vive un momento difficile“, ha spiegato Giorgio Panariello. “Una volta ci era permesso fare battute su politica e società. Oggi non più. E ormai manca tutto: non ci sono i soldi, non c’è la musica, le scene o il varietà. Per fare televisione bisognerebbe sorprendere il pubblico. E persino io mi sono stancato di fare vedere le stesse cose. E’ dura essere comici nel mondo del web, dove tutto ormai va a velocità doppia.”

“Nell’era del web noi comici facciamo fatica a stare dietro”: Giogio Panariello racconta la nuova vita da scrittore

Da qui, la scelta di Giorgio Panariello di concentrarsi su un’attività parallela da scrittore. “Ho scritto una serie di racconti uniti dal concetto dell’amore a prima vista“, ha spiegato il neo-autore da libreria. Che però rimane un comico, come rivendicato con chiarezza: “Ho sempre fatto quello che ho desiderato fare. Ricordo che da piccolo mi chiudevo in bagno e usavo la spazzola di mia nonna. Non essendo timido, ho sempre cercato di attirare l’attenzione su di me.” Giorgio Panariello, ricordiamo, manca da cinema e televisione ormai dal 2016.

Giorgio Panariello ricorda la tragedia del fratello

Giorgio Panariello, per tutti, è sinonimo di allegria, comicità, energia positiva. E’ un ottimo professionista, sa deliziare il pubblico con la sua ironia e il suo acume, le sue battute arrivano dritte come frecce accendendo ilarità ma anche stimolando riflessioni. Insomma: come spesso accade agli artisti specializzati nel divertimento altrui, anche nel suo caso si tende a “dimenticare” che, al di là dell’immagine pubblica, anche Giorgio ha i suoi problemi. I suoi dolori. Le sue ferite. Ed ecco che, proprio nel giorno del suo 55esimo compleanno, Panariello ha deciso di mettersi a nudo. Aprirsi un po’ di più. Condividere coi fan un pensiero che evidentemente è troppo intenso per restare costretto nella sua mente. Ha scritto un breve messaggio su Facebook, Giorgio. Accompagnandolo con una foto che risale a diverso tempo fa.

Quest’anno il mio compleanno vorrei tanto festeggiarlo con mio fratello…“: un desiderio bello, caldo, dolce. Destinato, però, a restare tale. Perché Francesco, suo fratello, non c’è più. E’ successo nel 2011: un passante l’ha trovato sul lungomare di Viareggio il 28 dicembre, poco dopo la mezzanotte. Era adagiato in un’aiuola, sul braccio il segno di un ago e nel portafoglio poche monete insieme ai documenti. I medici del 118 hanno fatto il possibile per salvare, ma non c’è stato nulla da fare. E’ morto di overdose. E proprio a Giorgio è toccato riconoscere il suo corpo.

I due fratelli si erano finalmente ritrovati da poco. Difficile la loro infanzia: Francesco era stato abbandonato piccolissimo, da una madre così giovane da non volersi prendere cura di lui. Così è finito in collegio. Giorgio è stato un po’ meno sfortunato: l’hanno cresciuto i nonni materni. Franco è rimasto in istituto per 12 anni, poi una famiglia benestante l’ha adottato. Salvandolo, in parte. Ma nella sua anima c’erano ormai troppi brutti segni. “Neanche l’affetto della nuova famiglia – ha raccontato lui stesso – riusciva a placarmi. Un giorno i genitori adottivi mi scoprirono mentre portavo via loro i soldi, così tolsero l’adozione. Fu spedito in un collegio a Siena, ma anche lì durai poco, mi sorpresero a rubare dei soldi al preside. Fui ritenuto un caso con pochissime probabilità di recupero così mi portarono dai miei nonni al Cinquale, a Montignoso“.

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