Vladimir Luxuria si scaglia contro Irama. Il motivo? La frase contenuta nel brano “Stanotte“, uno dei singoli dell’ultimo album del cantante. Secondo Luxuria infatti, il testo della canzone contiene parole che “contribuiscono a creare una cultura omofobica e transfobica“.
Vladimir Luxuria contro Irama
“Voglio chiudermi in un bar/Poi spogliarti sulla metro/Fare a pugni con quel trans”. Queste le parole del testo che avrebbero fatto infuriare Vladimir Luxuria. Ma stando a quanto riportato dal sito di gossip BitchyF, non è stata l’unica Vladimir a notare questa cosa. Nei mesi scorsi infatti Irama si è dovuto giustificato in merito ad alcune critiche ricevute sul testo della canzone.
“Non sono omofobo. In quella canzone dico “Fare a pugni con quel trans”. Questa cosa ha scatenato una piccola polemica che mi fa molto sorridere. Ci sono uomini, ci sono donne, ci sono transessuali e trovo davvero ridicolo chi pensa che io sia omofobo. Non ho nulla a che vedere con l’omofobia. Anzi, è una cosa schifosa. Semplicemente ho litigato con quella persona e l’ho raccontato in un testo“.
Quando poi ieri anche Luxuria ha ascoltato la canzone, su Twitter ha attaccato duramente il cantante:
“In questo periodo ci mancava pure la canzone che incita alla violenza. Chiedo alle radio di non mandare in onda questo invito alla #transfobia, da Irama non me lo sarei aspettato”.
Vladimir Luxuria ha voluto sottolineare poi il fatto che, un cantante così seguito dai giovani non dovrebbe lanciare certi messaggi perché: “poi i fan quelle parole si trovano a cantarle in coro durante un concerto. Tutti insieme a ‘fare a pugni con quel trans’. Non vorrei che qualcuno prendesse alla lettera quelle parole, perché di episodi di violenza contro i trans già ce ne sono molti”.
Povia contro Vladimir Luxuria: lo scontro a Ciao Darwin 8
Povia contro Vladimir Luxuria: lo scontro comincia a Ciao Darwin 8 ma in realtà coinvolge i diversi modi di pensare di due personaggi che non potrebbero essere più diversi. Nella seconda puntata dello show di Canale 5 condotto da Paolo Bonolis e Luca Laurenti hanno guidato rispettivamente la squadra del Family Day e quella del Gay Pride. Ad un certo punto il gioco è sfociato nell’attualità e i discorsi hanno virato sul prossimo Congresso Mondiale sulla Famiglia che si svolgerà a Verona. Inutile dire che le polemiche non sono mancate, a prescindere da quanto accaduto a Ciao Darwin 8. Giuseppe Povia e Vladimir Luxuria sono stati intervistati anche dal Corriere.it e l’atmosfera si è decisamente accesa.