
“Mi sembrava di essere in un film dell’orrore”: queste le parole della famiglia di un piccolo paesino in Abruzzo che ha vissuto una notte sconvolgente.
La scoperta sconvolgente
Tutto era iniziato una settimana fa, quando la famiglia aveva deciso di trasferirsi in una baita, ristrutturata da poco, nei pressi della cima di una piccola montagna. “Avevamo sempre amato la vita all’aria aperta”- confessa la madre- “però adesso credo che non sarà più lo stesso”. Ma cosa è successo per farli spaventare così tanto? La colpa è di alcuni strani rumori nel cuore della notte. “Erano come dei lamenti, dei lamenti che preannunciano la morte” racconta terrorizzato il figlio di dodici anni. Ma questo non è tutto! Ogni mattina la famiglia, al loro risveglio, si ritrovava davanti uno spettacolo inquietante: il giardino era cosparso di corvi morti caduti dal cielo. “All’inizio ho pensato che fosse uno scherzo, ma quando mi resi conto che ciò accadeva tutte le notti ho deciso di portare via immediatamente la mia famiglia da quel posto maledetto” dichiara il padre.
La soluzione del mistero
Scappati da quel luogo infernale, la famiglia decide di rivolgersi alla polizia per far luce sulla faccenda. “All’inizio credevo fossero pazzi. Io non credo nei fenomeni paranormali ma poi constatai con i miei occhi la strana situazione e volli fare luce sulla faccenda!”chiarisce il poliziotto che si è occupato del caso. La scoperta fu sconvolgente. La colpa di questi inusuali fenomeni era di un’antenna radiofonica posta sull’altro lato della montagna. Tutto quello che avveniva era semplicemente “colpa” della scienza: il sibilo che si udiva ogni notte era causato dall’antenna che entrava in funzione e il suono disturbava l’orientamento degli uccelli che dimorano nella zona (soprattutto corvi), i quali si schiantavano al suolo. Da questa storia sembra vero ciò che il poliziotto ripete sempre a gran voce: “A tutto c’è una spiegazione razionale, basta cercare bene!”