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Barbara Bouchet racconta le sue difficoltà: “Vivo con 500 euro, ma sono felice”

Barbara Bouchet non ha certo bisogni di presentazioni. Per una generazione di italiani ha rappresentato una delle pin-up più iconiche di un periodo, agli anni ’70, in cui l’attrice tedesca collezionava un ruolo dopo l’altro nel mondo dei polizieschi action di Cinecittà. Il periodo in questione è però trascorso in fretta, e ora Barbara Bouchet fatica, come naturale, a riproporsi. I problemi economici sono diventati pressanti, e nonostante il successo, come conferma l’attrice, è il momento di imparare a vivere con poco. “Ho scoperto di avere una pensione di 551 euro“, il racconto al Corriere. “Ma sono felice lo stesso“.

Il successo e il declino, i guai con i produttori e Alessandro Borghese. Barbara Bouchet si racconta

Molti produttori che mi dovevano arretrati oggi sono morti“, spiega Barbara Bouchet in merito alla sua situazione economica. “Quando l’ho scoperto ho pianto moltissimo. Ma ora non posso permettermi di andare in pensione. Lavorerò finché ne avrò forza“. Ad aiutare, sicuramente, il successo  ottenuto a sorpresa da Alessandro Borghese. Figlio della Bouchet e di un imprenditore napoletano, ora Borghese è una  star televisiva conosciuta da tutti. “Una volta era solo mio figlio“, commenta lei. “Ora le cose si sono invertite. E’ bello che sia arrivato il suo momento“.

Barbara Bouchet, tedesca di nascita, è in Italia dal dopoguerra. Icona di un cinema “di genere” da tempo scomparso, si è da tempo adattata a piccoli ruoli principalmente televisivi. Per un periodo, ricorda, si era parlato anche di un passaggio al Grande Fratello. Non che le proposte non siano mancate, racconta. Come quella di Quentin Tarantino, finita però in un nulla di fatto: “Mi ha chiamato a Los Angeles. Mi ha dato buca una volta, poi la seconda si presentò e se ne andò. Si crede un Dio, e questi non sono i comportamenti giusti. Lo stimo come regista ma non come uomo“.

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