Da Wisteria Lane al carcere. Felicity Huffman, star della soap americana “Desperate Housewives“, è finita in manette. La serie raccontava la vita quattro casalinghe disperate che si dividevano tra marito e figli affrontando le tante battaglie domestiche. A fare da sfondo alla vicenda tanti misteri che colpivano il quartiere della ricca periferia dove vivevano. Da casalinga disperata a galeotta. Stando alle fonti, la Huffman sarebbe accusata di corruzione.
Felicity Huffman in manette per corruzione
L’attrice 56enne avrebbe corrotto alcune università per garantire un accesso sicuro ai suoi figli. Nello specifico avrebbe sborsato l’ingente somma di 15mila dollari per far entrare sua figlia al college. La Huffman ci è riuscita, e lo ha fatto passando inosservata mascherando queste vere e proprie mazzette da “donazioni”. Protagonisti di questo scandalo giudiziario portato a galla dall’inchiesta Operation Varcity Blues, che ha infettato il rigido sistema universitario statunitense, sono 45 persone tra allenatori, attrici e addirittura amministratori. Il denaro devoluto ai prestigiosi college era volto a facilitare l’entrata dei loro figli, non proprio meritevoli. Tra i campus citati ci sarebbero la University of Southern California, che ha coinvolto l’attrice Felicity Huffman; la Wake Forest University e la George Town University.
Le cosiddette mazzette sarebbero state “donate” ai coach, affinché questi avessero ammesso gli studenti nel ruolo di “atleti”. Ma Felicity Huffman non è l’unica attrice ad aver preso parte in questo caso giudiziario: anche la collega Lori Loughlin, protagonista di Summerland, è ricorsa alla corruzione per “amore” dei figli. Secondo i dati, dal 2011 al 2019 sarebbero state sborsate tangenti a partire dal valore di 200mila a 6 milioni di dollari per la corruzione di allenatori ed amministratori impiegati nei campus.
Secondo quanto riportato dal FattoQuotidiano.it, la Huffman sarebbe stata tenuta in custodia cautelare e successivamente rilasciata grazie ad una cauzione di 250mila dollari pagata dal marito, l’attore William H. Macy. Insomma, si tratta di un caso grave, che evidenzia il dilagare della corruzione nel rigoroso sistema di ammissione americano.