
Svolta clamorosa sul caso di Serena Mollicone. Le indagini degli inquirenti si sono strette sempre di più intorno alla famiglia del Maresciallo indagato per l’omicidio della ragazza. La relazione finale è stata depositata dall’Arma; il collegamento sempre più stretto con la relazione dell’anatomopatologa e dei Ris non lascia spazio a dubbi. Le conclusioni: la ragazza fu uccisa nella caserma dei carabinieri di Arce in concorso tra l’allora comandante Franco Mottola, la moglie Anna e il figlio Marco. Tutti accusati di omicidio volontario.
Le dichiarazioni del padre di Serena Mollicone, a poche ore dalla notizia sulla svolta nel caso: “Non conta chi ha sferrato il colpo decisivo, mia figlia è rimasta lì a terra 4-5 ore, poteva essere salvata e si scelse invece di lasciarla morire come per Cucchi si è cercato di nascondere la verità perché altri in caserma hanno sentito quello che accadeva, ma qui l’Arma si è riscattata con le nuove indagini e la determinazione di arrivare in fondo. Io e Serena ci attendiamo ora un segnale di giustizia: che queste persone vengano arrestate come altri innocenti prima di loro e passino il processo in carcere“.
Il suicidio di Santino Tuzi: cosa sapeva l’uomo?
A rendere più inquietanti la vicenda è anche il suicidio di Santino Tuzi, il brigadiere è stato trovato senza vita nella sua auto nel dicembre 2008. L’uomo si sarebbe sparato un colpo con la sua pistola di ordinanza, in pieno petto. Cosa sapeva? Al settimanale Giallo, Guglielmo Mollicone rivela: “Il maledetto giorno in cui mia figlia è scomparsa, e poi è stata uccisa, era andata in Caserma. E’ lì che è stata assassinata. Sono diciotto anni che lo sostengo. […] Non potrò mai dimenticare la figura del brigadiere Tuzi, lui ha pagato con la vita il suo coraggio: Tuzi avrebbe voluto parlare, raccontare per la prima volta come sono andati i fatti. Si è tolto la vita perché, probabilmente, le sue dichiarazioni inguaiavano i responsabili del delitto di Serena. […] Serena, come hanno ricostruito gli investigatori, è stata violentemente picchiata. L’hanno ridotta in fin di vita e temendo le conseguenze del loro vile gesto, hanno pensato di liberarsi per sempre di mia figlia. […] Non è escluso, anzi io ne sono certo, che i responsabili della sua uccisione non siano nemmeno stati individuati tutti. Ma io non mi fermerò fino a quando non avrò scoperto la verità. L’ho giurato a Serena. Figlia mia, manterrò la promessa“.