
Valentina Caso, la mamma del piccolo Giuseppe di 7 anni, ucciso dal patrigno, ha rotto il silenzio. Suo figlio era stato ucciso lo scorso 27 gennaio dal convivente: il 24enne italo-tunisino Tony Essoubti Badre. La donna parla per la prima volta davanti agli inquirenti. Cosa è successo nella casa di Via Manzoni a Cardito? Valentina era in casa e quindi presente al momento dell’omicidio. Al pubblico ministero la trentenne avrebbe rivelato: “Ero sotto choc, non riuscivo a muovermi”.
La madre del piccolo Giuseppe è indagata
Al momento Valentina Caso sarebbe indagata, gli inquirenti stanno procedendo con eventuali verifiche sulla sua posizione. Si cerca di capire il lasso temporale tra l’omicidio e il primo intervento di soccorso al bambino, perché la donna non abbia reagito subito. Secondo il fratello di Tony, Raphael, che avrebbe accompagnato l’uomo a costituirsi, sarebbero passate quasi 4 ore dal pestaggio alla chiamata al 118. Una chiamata effettuata proprio dal fratello dell’omicida.
La donna aveva inizialmente affermato di non aver assistito all’aggressione. La coppia viveva a Cardito da un paio d’anni. Il bambino ritrovato morto e la bambina picchiata sono nati da una precedente relazione della donna. L’altra di quattro anni, quella rimasta illesa, è invece figlia della coppia.
L’uomo aveva già chiarito la modalità dell’omicidio
Il compagno della madre aveva già confessato qualche giorno fa, raccontando l’assurda motivazione che lo aveva spinto ad accanirsi sul bimbo napoletano e la sua sorellina massacrandoli di botte. “I bambini avevano rotto la sponda del letto durante i loro giochi. Per noi comprare quella cameretta è stato un sacrificio. Stavano saltando, quando ho visto quello che avevano combinato, mi sono infuriato”.
Non si sarebbe accanito sui bimbi con una scopa o una mazza, come inizialmente si era ipotizzato, ma a mani nude. La scopa sarebbe stata rotta dall’uomo in un momento di rabbia. “I bambini davano fastidio, non stavano mai al loro posto. Rompevano spesso le cose. Mi dispiace per quello che ho fatto, volevo bene al bimbo”. “Una famiglia tranquilla”, l’hanno definita i vicini, che “fino ad oggi non aveva mai fatto parlare di sé”. Qualcuno però sostiene che tra loro due ci sarebbe stato qualche screzio il giorno prima, sabato: ma cose di poco conto, viene riferito.