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Detto da loroPrimo Piano

Adrian è stato un flop? La verità di Rosita Celentano

Dello show di Adriano Celentano, Adrian, si è scritto e detto di tutto. Alle 21.30 lunedì 21 gennaio 2019 è andata in onda la prima puntata dello show più attesa dell’anno. Il protagonista assoluto è Adriano Celentano, tuttavia, qualcosa sembra essere andato decisamente storto. Il programma, infatti, è finito un’ora prima del previsto generando sgomento e delusione nei telespettatori. Il famoso “molleggiato” della televisione, ha presenziato per un totale di 5 minuti complessivi. Questo ha generato non poche polemiche

La replica di Rosita Celentano 

“Mio padre è soddisfatto, non è dispiaciuto. Non è ancora il momento di fare un bilancio perché questo progetto è agli inizi, mancano ancora diverse settimane… Solo una cosa è certa: con “Adrian” Celentano è diventato immortale”.

Rosita Celentano ha commentato in un’intervista esclusiva rilasciata al settimanale Spy in edicola da venerdì 25 gennaio, i risultati di Adrian, tanto atteso quanto controverso cartone animato di Adriano Celentano andato in onda dopo 11 anni di attesa su Canale 5. Lo show evento però è stato accolto tiepidamente sia dal pubblico (con uno share sotto le attese) sia dalla critica.

Rosita però sostiene: “Credo sia abbastanza irrilevante andare alla ricerca dei perché. Io credo che un artista genuino e coraggioso come mio padre faccia bene a fare quello che il suo istinto gli detta. I fan hanno già capito, semmai non lo capirà la piccola fetta dei non fan, i quali non vedono l’ora di attaccarlo per avere un momento di gloria. E comunque non è obbligatorio capire subito tutto nella vita…ognuno ha i suoi tempi”. 

Rosita ha difeso anche la scelta di Canale 5 di mandare il cartone-evento in prima serata. “Anche Mediaset ha avuto un bel coraggio a sposare questo progetto. A volte è positivo sperimentare e non farsi soltanto condizionare dai punti Auditel. Va bene fare cose leggere che raccolgono una larga fetta di pubblico, ma è anche bello e giusto rischiare e proporre qualcosa che viene visto come una estrema novità. Sono le cose spesso credute “impopolari” che ci permettono di riflettere e crescere. Con mio padre si diventa spettatori “attivi” invece che passivi di fronte a programmi trash. Non mi vengono in mente altri programmi che dopo la messa in onda coinvolgano così tanta gente a parlarne”. 

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