Michael Schumacher, tutti vogliono sapere come sta davvero. Più che morbosità è affetto: l’ex pilota di Formula 1 è amatissimo in Italia visto che negli anni 2000 ha portato la Ferrari sul tetto del mondo. Ma non è solo questo. Schumacher è sempre apparso come un uomo semplice, onesto, leale con gli avversari e gentile con i suoi collaboratori. Il team del cavallino rampante non può che ricordarlo con gioia e lo stesso accade per la sua sfera più personale. La moglie Corinna l’ha seguito in ogni parte del mondo ed è sempre apparsa raggiante oltre che super-innamorata. Senza contare la stima e la fiducia che ha sempre nutrito verso il talento del suo Michael. Per questo, in occasione dei 50 anni del marito, la donna ha voluto rilasciare alcune dichiarazioni in merito alle sue reali condizioni di salute.
Come sta Michael Schumacher
“Potete stare certi che si trova nelle migliori mani e che stiamo facendo tutto ciò che è umanamente possibile per aiutarlo. Al tempo stesso vi ringraziamo per l’amicizia e vi auguriamo un 2019 felice e in salute”, ha detto Corinna sui social. Sembrano smentite, quindi le voci ottimistiche che erano circolate qualche tempo fa. Si era detto che Schumacher stava meglio e che non era più costretto a letto. Le parole di Corinna, tuttavia, ribaltano ancora una volta la situazione. La privacy regna sovrana e quindi è impossibile avere ulteriore dettagli. La signora Schumacher si augura che tutti possano comprendere il motivo di un riserbo così stretto: si tratta di un desiderio dello stesso Michael. Dalle poche informazioni che arrivano, si sa che Schumacher ogni giorno viene sollevato dal letto, può sedersi su una carrozzina, ma non parla. La straziante dichiarazione della donna, in ogni caso, ha commosso tutti: chi si augurava di rivedere presto il campione in condizioni migliori, purtroppo, dovrà rassegnarsi e frenare ogni entusiasmo.
Le cure in Svizzera
Il suo cammino ovviamente è difficile, in salita. Nel corso di questi 5 anni Schumacher si è sottoposto a due operazioni estremamente delicate, per poi svegliarsi dal coma nel 2014. A quel punto si trasferì vicino al lago di Ginevra in Svizzera. Al suo fianco, oltre alla moglie Corinna e ai figli Mick (anche lui pilota) e Gina Maria, è sempre presente anche suo padre Rolf. Quest’ultimo ha sempre smentito l’ipotesi, circolata più volte, di un trasferimento del campione presso una clinica di Dallas, in Texas, specializzata nel trattamento di lesioni cerebrali. Mark Weeks, direttore della clinica, aveva tessuto le lodi della prestigiosa struttura: “Abbiamo molta esperienza con i pazienti che stanno soffrendo questo tipo di trauma. Probabilmente non esiste un centro in Europa che tratti questi casi come noi”, ha affermato. Ciò nonostante le decisioni della famiglia sembrano essere orientate a rimanere in Svizzera.
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