Veronica Panarello accusa Davide Stival: ecco cosa ha detto
Veronica Panarello ha recentemente accusato l’ex marito Davide Stival di non ricevere in carcere informazioni e foto del secondogenito. La donna è attualmente detenuta nel carcere di Torino, condannata in primo e secondo grado a 30 anni di reclusione per l’omicidio del figlio primogenito Lorys.
“La corrispondenza avviene in maniera regolare: recentemente c’è stata una lettera abbastanza ricca di particolari sul normale evolversi della vita del bimbo. A causa del trasferimento da un carcere all’altro, c’è stata una breve interruzione. Le lettere da inviare sono una al mese. Questo secondo il provvedimento della Corte d’Appello di Catania. Davide è tenuto a dare informazioni sulle condizioni del figlio una volta al mese. Deve poi spedire foto e video ogni tre mesi” ha replicato subito l’avvocato Daniele Scrofani, legale di Davide.
Del resto non è la prima volta che la donna, dal carcere dove è detenuta, rivolge accuse all’ex marito. Qualche tempo fa, dopo un’intervista rilasciata dall’uomo a Quarto Grado, la donna non le ha mandate a dire. “Davide mi ha molto toccato. Sono rimasta molto colpita del fatto che lui dica Avevamo tutto, ma la sua costante assenza fisica e mentale ha pesato molto nella mia vita. Un giorno, quando finirà la mia detenzione, parlerò a lungo della mia vita con Davide ma per prima cosa devo delle spiegazioni a Diego”, aveva scritto in una lettera di risposta alla trasmissione di Rete 4.
“Auguro a Davide di rifarsi una vita e di trovare una donna che voglia bene a Diego quanto gliene voglio io”. Sul libro scritto da Davide in onore di Lorys, la donna ha dichiarato: “Approvo la decisione di Davide di devolvere i proventi del libro in un libretto (di risparmio, ndr) a nome di Diego, anche se io avrei istituito una fondazione in nome di Lorys per aiutare i bambini bisognosi“.
Lorys Stival: la versione scioccante di Veronica Panarello
Nonostante le due sentenze di condanna, Veronica continua a dichiarare la sua innocenza. E dice molto di più: ad uccidere il bambino è stato Andrea Stival, suo suocero e nonno del piccolo. La Panarello sostiene, infatti, che lei e il padre del marito fossero amanti e che il bambino lo avesse scoperto. A quel punto il nonno avrebbe ucciso Lorys affinché non rivelasse a nessuno, in particolare a papà Davide, quel morboso segreto.
“Mio suocero ha stretto una fascetta intorno alla gola di Lorys. Io non sono riuscita a impedirglielo. Il cadavere lo abbiamo occultato insieme, ma l’omicidio lo ha commesso lui, da solo“. Per i giudici, queste sarebbero le ennesime bugie della donna. Andrea Stival è stato indagato come atto dovuto di modo da fare gli opportuni accertamenti. Una volta verificato il suo alibi, infatti, il nonno di Lorys è stato prosciolto da ogni accusa. Come riporta Giallo, però, la vita di Andrea Stival è stata cambiata per sempre. E’ stato accusato ingiustamente del più orrendo dei crimini e per le parole pronunciate da Veronica, il rapporto con il figlio Davide non è più lo stesso.
I due non si sono rivolti la parola per lungo tempo: solo nell’ultimo periodo c’è stato un riavvicinamento. Al processo d’Appello, concluso lo scorso luglio, padre e figlio hanno atteso la sentenza l’uno accanto all’altro. Proprio in quel giorno, la Panarello, alla vista del suocero esplose in aula inveendo contro di lui. “Sei contento? Sai cosa ti dico? Prega Dio che ti trovo morto quando esco perché sennò ti ammazzo con le mie mani“.