Quanti hanno imparato ad amare Leonard, Penny, Howard, persino lo strambo Sheldon? La notizia che “The Big Bang Theory” avrebbe chiuso i battenti ha lasciato di stucco tutti i fan ma anche gli stessi protagonisti: perchè i produttori hanno voluto interrompere una serie tv che continuava a collezionare successi ed estimatori?
Prendete un gruppo di amici “nerd”, scienziati dalle menti eccelse ma bizzarri e un pò infantili. Unite una “bellona” bionda, una procace e “popputa” microbiologa, una neuroscenziata dallo strano senso dell’umorismo, qualche altro personaggio di contorno egualmente sopra alle righe e il risultato è strabiliante.
Come il risultato ottentuto da The Big Bang Theory, telefilm che ha visto diventare delle vere e proprie star i suoi protagonisti: da Johnny Galecki a Jim Parsons, da Kaley Cuoco a Melissa Rauch. E poi Simon Helberg, Kunal Nayyar, Mayim Bialik. Durante le dodici stagioni hanno fatto innamorare telespettatori di tutto il mondo. E allora perchè il produttore Chuck Lorre ha deciso di chiudere i battenti?
Una decisione che ha lasciato tutti a bocca aperta, con il cast scioccato e i fan disperati. Anche perchè Lorre non ha certo brillato in tatto comunicando la notizia al cast: durante un normalissimo giorno di riprese, senza preavviso, ha iniziato a convocare ogni attore nel suo ufficio dandogli la brutta notizia. Jim Parsons, che in The Big Bang Theory interpreta Sheldon, ne è uscito in lacrime.
Perchè qualche giorno prima di questo fatidico giorno, era stato proprio lui ad andare dal produttore a informarlo che non avrebbe rinnovato il suo contratto per la stagione numero 13. Probabilmente una mossa dettata solo dal desiderio di strappare qualche dollaro in più di cachet. Ma la cosa non deve essere andata già a Lorre, forte del fatto di aver creato praticamente dal nulla la fama dei suoi “protetti”.
Quindi ha deciso di interrompere, nonostante i quattro Emmy Awards vinti da Parsons per la sua interpretazione di Sheldon, la stella nella Walk of Fame conquistata da Kaley Cuoco e tanti altri successi e spin off come “Young Sheldon”. Nel suo messaggio conciunto con Cbs e Warner Bros al pubblico, ha promesso una chiusura creativa epica.
La cosa non ha affatto rincuorato i fan. Chissà che il produttore, vista la delusione dei tanti telespettatori e la reale possibilità che, per rappresaglia, non seguano più le sue “creazioni”, cambi idea e organizzi quanto prima una “reunion” come accaduto per telefilm storici come “Will e Grace”.
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