Ha dell’incredibile quello che è successo a Toluca, in Messico. Quello che ha trovato una donna nella sua cucina è davvero spaventoso.
Ana,la protagonista di questa storia, la scorsa domenica era uscita per fare una passeggiata approfittando della bella giornata. Ma al rientro nella sua abitazione, qualcosa l’ha letteralmente sconvolta. Al centro del tavolo, nella sua cucina, c’era quello che sembrava essere un uovo. Cosa c’era di strano? Solo un piccolo dettaglio… aveva dimensioni gigantesche!
Ana spaventata iniziò a guardarsi intorno. Chi era entrato in casa sua? Chi aveva lasciato quella strana “cosa” nella sua cucina? Terrorizzata, uscì di corsa dalla porta sul retro e chiese aiuto al suo vicino di casa Josè. Insieme tornarono a casa di Ana e iniziarono ad osservare, a distanza di sicurezza, l’uovo gigante. Che farne?
Josè si avvicinò lentamente all’uovo e, preso un piccolo martello, decise di romperlo. Ana corse immediatamente a nascondersi dietro la porta della cucina. Josè iniziò a colpire l’uovo che iniziò a rompersi. Assurdo! Rotto il guscio all’interno di questo c’era un altro uovo! Ma all’improvviso quest’ultimo iniziò a muoversi rotolando e cadendo a terra. Ana iniziò ad urlare dallo spavento e lo stesso fece Josè. L’uovo si ruppe in mille pezzi e da questo uscì uno strano animale che con uno scatto uscì dalla porta e si dileguò. Cos’era? Ad oggi i due ragazzi ancora non sanno darsi una spiegazione e molto probabilmente rimarrà per sempre un mistero.
Dei turisti in Nuova Zelanda fanno una scoperta a dir poco spaventosa: durante una gita all’aperto, hanno trovato in un prato un uovo gelatinoso. Una scena raccapricciantedegna di Alien, infatti l’uovo in questione sembrava tutto fuorché terrestre. La consistenza molliccia e l’intravedersi di tentacoli rossi alla schiusura, subito ha allarmato i turisti che, in presa al panico, chiamano la guardia forestale.
Una volta giunta sul posto, la guardia forestale fa una scoperta strabiliante. In realtà, l’uovo non era altro che un fungo pronto a nascere: il suo nome scientifico è Clathrus archeri, ma è meglio conosciuto come “dita del diavolo”. E una volta sbocciato, non è difficile capire il perché del soprannome. Originario della Nuova Zelanda, Tasmania e Australia, sembra effettivamente più una creatura aliena che un fungo qualsiasi. A differenza della maggior parte dei funghi, le dita del diavolo si schiudono da una sacca simile a un uovo, e il processo è allo stesso tempo affascinante e inquietante.
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