La tragica storia di Tiziana Cantone, la giovane morta suicida dopo la diffusione di un video hard che la riguardava, diventerà presto un docufilm prodotto da Netflix. A dare la notizia fanpage.it. La testata online apprende la notizia direttamente dalla madre della ragazza, Maria Teresa Giglio. Quest’ultima parla del progetto nel giorno in cui è in corso la prima udienza del processo a carico di Sergio Di Palo, l’imprenditore napoletano ed ex compagno della Cantone all’epoca dei fatti, imputato di tre reati (accesso abusivo al sistema informatico, simulazione di reato e calunnia) nell’ambito della divulgazione dei video privati. Il processo avrà inizio il 12 febbraio con l’escussione dei primi quattro testimoni, due familiari di Tiziana Cantone e due carabinieri. Le telecamere di Netflix saranno presenti anche in quell’occasione. I tempi di produzione, data la necessità di seguire il processo, sono indefinibili.
La donna, sempre a fanpage.it, commenta l’assenza di Di Palo al Tribunale di Napoli: “Non può sostenere il mio sguardo, per questo non è venuto in tribunale. Oggi qui rappresento mia figlia, combatto la sua battaglia per la tutela dei diritti alla privacy, all’oblio e contro il cyberbullismo. Lo faccio non solo in sua memoria ma per tutte quelle persone che sono cadute nelle trappole di internet e, credetemi, ce ne sono moltissime: adulti, bambini, ragazzi. Spero che quello che ha ucciso mia figlia possa spingere a scrivere nuove leggi a tutela delle persone e dei loro diritti più intimi“.
Tiziana Cantone, la mamma a Domenica In: “Ecco tutta la verità”
A due anni dalla morte di Tiziana Cantone, la mamma della giovane ragazza di Mugnano è stata ospite a Domenica In nel salotto di Mara Venier. La signora Maria Teresa Giglio ai microfoni di Rai 1 ha voluto ricordare la figlia vittima della diffusione in rete, senza il suo consenso, di alcuni filmati erotici che la vedevano protagonista. Video in cui i volti maschili non erano mai visibili e riconoscibili, mentre quello della ragazza sì. Tiziana subì per oltre un anno una vera e propria gogna, mediatica e non solo, venendo etichettata in qualsiasi modo. La mamma della giovane non ha mai smesso di lottare per ottenere giustizia e più volte ha reso nota la battaglia che sta affrontando.
Le dichiarazioni
“La morte di Tiziana è la sfida più dura a cui mi ha sottoposto la vita. Sto lottando e continuerò a farlo per mia figlia. Io so chi era lei”. Insieme a Mara Venier ha ripercorso l’infanzia della figlia, mediante anche alcuni filmati e foto inediti, fino ad arrivare a quel tragico giorno in cui si è tolta la vita. Inevitabile non parlare anche dell’uomo a cui la mamma di Tiziana Cantone attribuisce grandi colpe, riguardanti i filmati ma non solo: “Mia figlia quando ha fatto ritorno a casa, dopo circa un anno di convivenza con il suo ex compagno Sergio, si stava riprendendo. Quando è tornata era piena di lividi, ma non ha voluto che la portassi in ospedale. Lui si è sempre vantato di amare Tiziana, diceva che io e lei non andavamo d’accordo, ma la menzogna è il pane quotidiano di questi manipolatori affettivi“.
Tornando sui filmati dal contenuto erotico, Maria Teresa Giglio ha detto sconvolta: “Ho letto in questi giorni che ancora tante persone vanno a cercare i video di mia figlia sulla rete. È una cosa terribile“. La mamma di Tiziana Cantone ha colto l’occasione ed ha nuovamente rinnovato il suo appello alle istituzioni: “Bisogna fare qualcosa. Non devono accadere più femminicidi virtuali (termine da lei coniato per descrivere tale fenomeno, ndr) come quello di mia figlia. Ci sono tante ragazze che mi scrivono e che mi chiedono aiuto“.