Fabio Fazio guai in vista e tensioni dalla Rai: un trasloco?
Il trasloco di Fabio Fazio su Rai 3, a quanto apprende l’Adnkronos, non è all’ordine del giorno fino al termine di questa stagione e non c’è nessuna discussione in merito. La certezza trapela da fonti di Viale Mazzini che non fanno mistero, però, sullo scarso feeling tra l’ad Fabrizio Salini e il conduttore di ‘Che tempo che fa’. Sembra addirittura che i due non si siano mai parlati nel merito delle polemiche di questi giorni. Se potessimo dare un titolo al rapporto tra i due, suggeriscono, sarebbe lecito usare ‘Grande freddo’. Un titolo tanto più azzeccato considerato che Fazio, raccontano, sembra comportarsi come un corpo estraneo all’Azienda.
Detto questo, Fazio sembra avere il ‘dono’ di coinvolgere emotivamente la politica in un senso e nell’altro già da qualche tempo. Ad intervalli irregolari, infatti, il conduttore di ‘Che tempo che fa’ è al centro del dibattito o a causa del suo contratto con la Rai o di scelte come quella di invitare il sindaco di Riace Domenico Lucano in trasmissione o di avere come ospite fisso Carlo Cottarelli. Questa volta a chiamare in causa Fazio è stato il rumor secondo cui la Lega starebbe spingendo per il trasloco di ‘Che tempo che fa’ su Raitre addirittura entro marzo.
Una indiscrezione che ha innescato una levata di scudi da parte del Pd che lo ha difeso a spada tratta. In realtà la Lega, per bocca del segretario della Vigilanza Massimiliano Capitanio, ha esplicitato che non c’è stato nessun diktat o pressing per far traslocare Fazio su Rai3 ma solo il dubbio che un format come ‘Che tempo che fa’ sia adatto a Rai1. Anche nel board di Viale Mazzini, però, qualcuno si è già posto il tema. “Io ho sollevato la questione Fazio in Cda – dice all’Adnkronos il consigliere Rai Giampaolo Rossi – Personalmente ritengo complesso intervenire sui palinsesti a stagione già avviata, mentre è un tema serio che la Rai deve porsi per la prossima stagione”.
“Ad oggi, infatti – osserva Rossi – ‘Che tempo che fa’ risulta essere un format che, rispetto alle aspettative, non raccoglie le performance previste procurando un calo di ascolti a Rai1 con ricadute sull’intera filiera e cioè su Rai2 e Rai3, facendo perdere così alla Rai il vantaggio competitivo che aveva su quella fascia specifica del prime time della domenica con il diretto competitor e cioè Canale 5”.
Nel merito, secondo quanto risulta all’Adnkronos, il contratto stipulato con Fabio Fazio a luglio del 2017 è di 4 anni e dura quindi fino al 2021, ma ogni anno la Rai può decidere su quale rete far fare a Fazio ‘Che tempo che fa’ o, in estrema alternativa, può decidere se sostituire ‘Che tempo che fa’ con un altro progetto.