
“E’ morto Raf”, da diverse ore si dice sui social. Ma è un omonimo: Raffaello Murrone, batterista salentino. Lo sfogo del cantautore
Momenti di panico tra le migliaia di fan di Raf in tutta Italia, quando in mattinata ha cominciato a diffondersi via social la notizia della morte del cantautore. “Raf è morto” si diceva, e in poche ore sono state recapitate al cantautore email e chiamate preoccupate o addirittura condoglianze. In realtà, si è trattato di un grottesco equivoco: il cantante cinquantanovenne sta benissimo, come confermato, e il defunto non sarebbe altro che un musicista omonimo.
Raffaello Murrone in arte Raf, batterista professionista e collaboratore storico di svariati artisti oltre che turnista a chiamata in Rai, è deceduto nella giornata di domenica all’età di 52 anni, come annunciato sui suoi profili social dalla famiglia. Murrone, professionista stimato e apprezzatissimo nell’ambiente, portava da anni lo stesso nome d’arte del più noto Raffaele Riefoli: questi negli ultimi giorni ha contribuito al macabro equivoco, ora prontamente smentito dallo stesso Raf.
“Mi sono arrivate diverse segnalazioni preoccupate da parte di diversi conoscenti“, ha spiegato Raf sui social chiarendo la normalità della sua situazione. “Purtroppo molti articoli, pur specificando il nome di Raffaello Murrone, avevano pensato bene di allegare videoclip di mie canzoni alla notizia. Ci tengo soprattutto a fare le mie condoglianze alla famiglia, e a rassicurare tutti quanti che sto bene“.