
La puntata del 18 Dicembre 2019 di Porta a Porta ha visto ospite Maurizio Costanzo. Ad accoglierlo un applauso caloroso. Bruno Vespa gli confida di non essere invidioso per natura, ma di fare un’eccezione nei suoi confronti per l’inesausta vitalità mostrata nel corso dei decenni. Maurizio Costanzo sorride al pubblico, saluta il padrone di casa e si siede, pronto per l’intervista. Tanti gli argomenti toccati: la sua infinità attività televisiva, i suoi trascorsi da scrittore, l’attentato di Via Fauro, gli amori. Ed è proprio dai rapporti sentimentali che si comincia. “Sono arrivato al quarto matrimonio per trovare quello giusto”.
Gli amori e la frecciatina alla D’Urso
Vespa gli chiede perché si sia sposato così tante volte, non optando per la convivenza in alcuni casi. “Sono per la legalità, ecco perché”, ironizza Maurizio. Si parla anche di Simona Izzo, con la quale visse un grande amore tra il 1983 e il 1986, ma con cui non convolò a nozze. “Con lei è stata una storia vera, viva. Non l’ho sposata perché… non lo so”. Dopo un attimo di riflessione aggiunge: “Non me la sentivo sinceramente, ne avevo già due alle spalle di matrimoni”. Dopo tre anni di convivenza con l’attrice si risposerà. Prima con Marta Flavi e poi con Maria De Filippi, la cui unione è avvenuta il 28 agosto 1995, giorno del suo 57esimo compleanno. “Tra due anni le nozze d’argento con lei. Inimmaginabile”, dichiara, “Ora lei lavora molto, ma continuiamo a ‘difendere’ le nostre cene assieme”. Maurizio prosegue, spiegando come entrambi tengano molto a vivere quotidianamente attimi privati e di affetto.
Costanzo continua con qualche battuta tipo “Sei in posizione D’Urso“, rammenta simpaticamente a Vespa che gli è seduto di fronte e si è appena sporto un poco in avanti con il busto. Poi Vespa chiede qual è stato il suo segreto nel conquistare così tante donne? “Esserci, prima cosa. Seconda, farle ridere. Noi uomini siamo noiosi di solito. Ma ripeto: esserci”. L’ultimo pensiero è riservato a Maria: “Ho già detto che sono le mani nelle quali vorrei morire”.