Sonia Bruganelli, la moglie di Bonolis e il “baby dog” comprato in “boutique”: nuova polemica social
Sonia Bruganelli non smette di attirare le critiche del web e si trova nuovamente al centro di quella che sembra una grossa polemica. La ormai nota moglie di Paolo Bonolis, ha pubblicato dal suo profilo instagram una foto che ritrae la figlia con in braccio un docile cagnolino. Tanto è bastato per far partire commenti al vetriolo contro la bella imprenditrice televisiva, accusata ancora una volta di esagerare con il “lusso”. Le critiche sono mirate alla scelta di compare un cane costoso e non di salvarne uno dalla vita in canile.
Sonia Bruganelli: le feroci critiche per il “baby dog” comperato in “boutique”
La moglie di Paolo Bonolis ha postato su instagram una foto della figlia con in braccio un cagnolino razza chihuahua. Nella didascalia all’immagine, Sonia Bruganelli scrive: “Alla fine avete vinto voi… lui viene a casa con noi. Stich”. Un cuoricino e gli hashtag “babydog”, “finalmenteinsieme”, “christmastime” e “inseparabili”. La fotografia, condivisa volutamente sui social, racconta uno spaccato della vita quotidiana e familiare della donna. Dalla caption al post pubblicato, si evince che Sonia ha voluto regalare per Natale un amico a quattro zampe alla sua piccola Adele, scelta che però sembra non essere piaciuta ai suoi seguaci e agli ammiratori di suo marito. “Spero con tutto il cuore che non lo abbiate comprato, ma che siate andati in un canile o rifugio per cani abbandonati”, scrive una donna. “Dove l’avete trovato?”, si chiede qualcun’altro. La risposta arriva da un altro user, che azzarda un’ipotesi: “Naturalmente comprato in boutique anziché preso al canile”.
Insomma ancora una volta la bionda Bruganelli viene criticata per le sue scelte, secondo qualcuno abbastanza discutibili in quanto fa sfoggio, spesso e volentieri, del suo agio economico. Secondo gli utenti, la moglie di Bonolis anziché compare un cane costoso in negozio, poteva regalare alla figlia un cane proveniente da un canile o da un centro per animali abbandonati, in modo da aiutare e “salvare” una vita. Qualcuno, però, è dalla sua parte e prova a difenderla: “Ma sarà libera di decidere se prendere un cane al canile o comprarlo? Che pesantezza la gente”. Anche in questa occasione Sonia Bruganelli è riuscita a dividere gli animi e a far parlare di sé, come è successo recentemente anche per un’altra questione riguardante i cosmetici.
Sonia Bruganelli nella bufera: la figlia fa la pubblicità ai cosmetici?
Se di solito Sonia Bruganelli viene attaccata per l’ostentazione della ricchezza economica della sua famiglia (basti pensare al putiferio scatenato dal post sul jet privato o dalla foto della scuola privata dei figli), va detto che alcuni cominciano a farsene una ragione: il marito Paolo Bonolis è uno dei conduttori più pagati della tv italiana e guadagna cifre da capogiro in modo onesto, mentre lei lavora come imprenditrice. Che possano contare su un particolare benessere economico e condurre una vita agiata è più che normale. Solo che stavolta il discorso è ben diverso. Nella mini clip condivisa dalla Bruganelli si vede la piccola Adele scartare il pacco della Nyx. Gli haters non hanno apprezzato, basta leggere alcuni commenti particolarmente sprezzanti per sondare il terreno: “Ma son trucchi? Non sa neanche cosa sia Nyx, è proprio sprecato, pessima pubblicità, scegliete meglio le testimonial e poi non è un giocattolo, sono cosmetici seri non da bambini”, “Costa giusto una sessantina di euro… sciocchezze…”, solo per fare qualche esempio.
Inutile dire che la Bruganelli non voleva affatto sfruttare sua figlia per fare pubblicità, bensì mostrare alla rete un video simpatico della sua bimba che gioca con i trucchi. Per fortuna qualcuno sembra averlo capito e le ha recapitato dei sentiti complimenti. Alcuni fan hanno mostrato affetto per la bambina e hanno gradito il rapporto mamma-figlia mostrato dal video. Probabilmente non c’erano così tanti secondi fini da vedere: bastava apprezzare il gesto di una mamma comune per una figlia amata ma altrettanto comune.
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