Gessica Lattuca: dissequestrate case e automobili all’ex compagno
Di Gessica Lattuca, la 27 enne madre di Favara, non si hanno più notizie dallo scorso 12 agosto. Nella giornata di ieri 28 novembre 2018, la procura di Agrigento ha disposto il dissequestro delle case e delle automobili di Filippo Russotto, finora unico indagato ed ex compagno di Gessica. L’uomo è anche il padre di tre dei quattro figli della giovane scomparsa. Il reparto investigazioni scientifiche dei carabinieri di Messina aveva messe sotto sequestro i suoi beni per cercare eventuali tracce biologiche ed organiche che avrebbero potuto far luce sul giallo. “Siamo soddisfatti del provvedimento di dissequestro che riguarda i beni mobili e immobili del mio assisitito – ha dichiarato l’ avvocato Salvatore Cusumano, legale di Russotto e della famiglia Lattuca. Nella giornata di domani verremo a conoscenza di quali sono le motivazioni che hanno portato all’ emissione del provvedimento da me richiesto più volte. Le esigenze della conservazione probatoria sono venute sicuramente meno” ha concluso Cusumano.
In un bagno all’interno dell’abitazione di Russotto, ricordiamo, erano state rinvenute delle tracce di sangue. La Scientifica, dopo le adeguate analisi, ha smentito possano appartenere a Gessica. Questa circostanza ha quindi scagionato l’ ex compagno da responsabilità sull’eventuale morte violenta della 27 enne. Si riparte quindi da zero. In questi mesi diverse sono state le piste seguite dagli inquirenti. Si è parlato di un giro di prostituzione della zona in cui pare che Gessica sia stata coinvolta dal suo datore di lavoro Gaspare Volpe. Lo stesso Russotto poi era finito sotto i riflettori per una presunta relazione con Serena Restivo, amica della Lattuca.
La pista del giro di prostituzione
In questo giro, sarebbero coinvolte non solo ragazze residenti a Favara, ma anche ad Agrigento e Castrofilippo. Gli incontri fra queste e i clienti sarebbero avvenuti in località appartate, lontane da occhi indiscreti e spesso in autovetture o in casolari di campagna in disuso. Ma non è tutto qui. Pare, infatti, che alcune delle ragazze coinvolte fossero solite filmare le effusioni con un cellulare nascosto nelle borsette. Tutto questo all’insaputa del cliente di turno e per poterlo, in seguito, ricattare. Stando a quanto riportato da Leggo, qualcuno avrebbe riferito agli investigatori che alcune delle ragazze sarebbero state minacciate di morte dai clienti ricattati, tanto che qualcuno avrebbe avvisato le ragazze: “Se continui a ricattarmi farai la fine di Gessica“.
La famiglia di Gessica ha, però, sempre negato il coinvolgimento della ragazza nel giro di prostituzione. In particolare, Giuseppina Caramanno, la madre della 27 enne aveva dichiarato: “Non esiste che mia figlia si prostituiva. Queste cose le smentisco, mia figlia non lo ha mai fatto. Io a Favara sono piena di amici e se mia figlia si fosse prostituita, io sarei stata la prima a saperlo, inseme a Filippo Russotto”.
La pista della gelosia
Due orecchini regalati da Filippo Russotto a Serena Restivo hanno fatto pensare a questa ipotesi. Secondo voci circolate a Favara, Russotto e Serena avrebbero avuto una relazione. E questo avrebbe scatenato la gelosia di Gessica. La Restivo si è difesa dicendo che andava a casa dell’uomo solamente per fare delle pulizie. E’ quello che ha ribadito anche da ospite nella trasmissione Quarto Grado. “Lo conosco (Filippo Russotto, ndr.) perché sono andata a lavorare a casa sua, ma non c’è stato mai nulla tra noi. Mi ha dato degli orecchini che aveva comprato per Gessica e che lei non poteva indossare perché era allergica”.
Anche lo stesso Russotto ha smentito categoricamente questa ipotesi. “Sì ho regalato gli orecchini a Serena perché Gessica non li usava, le procuravano allergia così gliene ho comprato un paio in oro. Con Serena non ho alcun rapporto speciale, è venuta solo una volta a casa a fare le pulizie e prima di lei sua madre. Io in casa mia sono libero di regalare ciò che voglio e chi voglio”.