Sono passati 8 anni dall’omicidio di Sarah Scazzi, la quindicenne di Avetrana uccisa il 26 agosto del 2010. Per la morte della ragazza sono condannate all’ergastolo la cugina, Sabrina Misseri, e la zia, Cosima Serrano. Il movente si celerebbe dietro l’amicizia tra le due cugine e Ivano Russo.
I giudici della Suprema Corte di Cassazione, nella sentenza, hanno fatto riferimento al “al sentimento anomalo, vicino all’ossessione” che Sabrina aveva per Ivano Russo il quale aveva rifiutato “un rapporto sessuale” con la Misseri. L’episodio, venuto a conoscenza della cerchia di amici, era stato riferito da Sarah a sua madre e a suo fratello. Non solo la gelosia di Sabrina verso Sarah – con la quale Ivano intratteneva rapporti cordiali – ma anche il timore per il diffondersi di una cattiva reputazione nella congerie di sentimenti che armarono i propositi omicidi di madre e figlia.
Il mistero delle feste al mare
Nonostante la giustizia abbia messo la parola fine a questa vicenda, da qualche settimana il giornalista Francesco Bonazzi di Panorama sta portando avanti un’inchiesta sul caso. Dopo i dubbi relativi all’autopsia sul corpo della ragazza, Bonazzi ha scritto ora di un nuovo mistero sull’omicidio. Sulla rivista, si racconta infatti di una villa al mare, vicino ad Avetrana, dove sarebbero stati organizzati dei festini e almeno in uno di questi ha partecipato anche Sarah.
In una stanza di quel villino, sulla spiaggia di Torre Calimena, sono state rinvenute tracce di cocaina e attrezzi per tagliare la droga. Sulle serate trascorse al villino c’è poi una frase ambigua al telefono che Ivano Russo, si fa scappare: “Qualcuno di noi ha parlato“. Oltre a questo, c’è la vicenda strana dei due assegni di zio Michele Misseri. Il contadino, che ha spedito all’ergastolo la figlia e la moglie, la mattina del 26 agosto 2010, e cioè il giorno in cui Sarah scompare, corre in banca e versa due assegni falsificando la firma della moglie.
Sarah ha visto qualcosa di compromettente?
Come risulta da varie testimonianze, Sarah si è sicuramente recata nel villino il 20 agosto per una festa. Quella sera con lei c’è anche il fratello Claudio. Interrogato dai carabinieri il 20 ottobre 2010, Claudio cita tra i vari amici presenti soltanto Giovanni Copertino, Angela Cimino e Ivano Russo. E Sarah? Nel primo interrogatorio, subìto il 10 settembre, Claudio sostiene che “dopo Ferragosto non si era più recata nel villino”.
Il 20 ottobre, invece, si contraddice e afferma che c’era anche lei. Ma il giovane dà più versioni sulla propria presenza a Torre Colimena, e su quella degli amici. Mentre dalle intercettazioni emerge che la sera del 20 agosto, alla vigilia della partenza di Claudio per il Nord, nel villino Angela Cimino e Giovanni Copertino non c’erano. Sulle feste a Torre Colimena, comunque, la compagnia di Claudio e di Ivano Russo si chiuderà a riccio, per motivi che gli inquirenti non approfondiranno mai.
Le “cimici” nascoste nella Ford Fiesta di Ivano, riporta Panorama, rivelano una verità interessante, che pure verrà trascurata. È il 5 gennaio 2011 quando la mamma del ragazzo conteso da Sabrina e Sarah racconta a un’amica: “La droga, di chi è, non lo so… Forse hanno tolto di mezzo questa ragazza (cioè Sarah, ndr) che ha visto qualcosa… Al villino di don Cosimo hanno fatto festa, ma io non so come hanno fatto festa”.