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Dramma in diretta da Caterina Balivo: “Ho lasciato la carriera perché mio figlio è malato”

Caterina Balivo nel suo Vieni da me ha raccolto una commovente intervista ad una nota attrice e regista italiana. L’artista in questione è Sabrina Paravicini, nota al grande pubblico sia per la partecipazione alle prime quattro stagioni di Un medico in famiglia che per altre esperienze sia davanti che dietro la macchina da presa (compresi diversi cortometraggi). La Balivo l’ha ospitata nella sua trasmissione e lei ha voluto raccontare il dramma che ha colpito la sua famiglia. Il figlio della Paravicini, infatti, è affetto da sindrome di Asperger. Questo ha ovviamente condizionato la sua vita e al tempo stesso la sua carriera. L’attrice infatti ha deciso di rallentare i ritmi per stare vicino a Nino, oggi tredicenne. “Nino era precocissimo: quando aveva 3 mesi e andavamo a fare il vaccino lui già diceva ‘R'”, ha raccontato. Poi però la malattia si è manifestata in modo devastante.

Nino ha la sindrome di Asperger

“Nino smise di parlare di punto in bianco, smettendo così dire di relazionarsi con me e gli altri. Inizialmente pensavamo avesse solamente un carattere particolare”, ha proseguito l’attrice davanti ad una commossa Caterina Balivo. Il tempo ha dato un verdetto ben più triste di un ‘carattere particolare’: si trattava proprio della sindrome di Asperger. Quest’ultima è considerata una forma di autismo. In effetti si tratta di un disturbo neurologico dello sviluppo. Chi ne soffre manifesta interazioni sociali compromesse, attività e interessi ristretti, schemi di comportamento ripetitivi. Diversamente dall’autismo classico, però, non si verifica alcun ritardo significativo nello sviluppo cognitivo e linguistico. Non a caso alcune persone con Sindrome di Asperger si sono dimostrate dei geni nelle loro discipline, quali Albert Einstein e Charles Darwin. Di fatto non esiste alcuna cura.

Be kind, docu-film sulla diversità

Se Sabrina Parravicini ha messo da parte la carriera da attrice per stare più vicina a suo figlio, una seconda risposta alla malattia è stata quella di girare un docu-film dedicato alla diversità. Il titolo è Be Kind e ha beneficiato della partecipazione di personaggi di spicco quali lo scrittore Roberto Saviano, l’attore Fortunato Cerlino e l’astronauta Samantha Cristoforetti. Protagonista del film lo stesso Nino Monteleone, figlio di Sabrina. Il ragazzino da grande sogno di diventare regista e con Be kind si è persino aggiudicato il premio come Miglior attore protagonista al Festival dei diritti umani di Orvieto. La motivazione ha commosso tutti: “All’unanimità Nino Monteleone vince il premio come Miglior attore protagonista in Be kind, con l’augurio che sia il suo esordio per una carriera da regista. Il suo sguardo intenso e candido lo guiderà lontano”, ha detto la commissione. La domanda lanciata dal personaggio di Nino nel docu-film è la seguente: ‘Come hai passato la vita?’. Il quesito è lo spunto per raccontare la diversità dall’unico punto di vista che conta: quello di chi la vive. La morale, poi, insegna qualcosa di fondamentale: in fondo siamo tutti diversi e, proprio per questo, unici.

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