
Un procedimento per recenti episodi di maltrattamenti pende nei confronti di Demis Corda, l’ex compagno di Marianna Pepe, morta l’8 novembre. Lo riporta il sito dell’Ansa e a renderlo noto è la Procura di Trieste. Quest’ultima coordina le indagini sulla morte della donna, precisando che la vittima più volte aveva denunciato l’uomo ma poi aveva aveva sempre ritirato le querele in quanto era un “bravo padre” e che, benché la relazione tra loro fosse finita, la rispettava. Una situazione confermata alle forze dell’ordine il 30 ottobre scorso. Le indagini della polizia hanno raccolto una serie di indizi e notizie dopo aver ascoltato le testimonianze di parenti e amici. E sulla scorta delle ipotesi elaborate dagli investigatori, nel registro degli indagati sarebbero iscritte due persone. Intanto, il bimbo è stato affidato a un istituto. Avrà bisogno di assistenza psicologica: dopo aver assistito alle botte, sarebbe stato lui, visto che giovedì mattina non si alzava dal letto, a scoprire che la madre era morta.
Marianna, la sera della morte, si sarebbe rifugiata a casa di un amico dopo essere stata picchiata ancora una volta dal suo ex compagno. L’amico ha rivelato che non sarebbe stata la prima volta. L’uomo ha infatti precisato che, intorno alla ragazza, depressa e molto provata da un periodo estremamente difficile che durava da troppo tempo, si era stesa una rete di amici pronti ad aiutarla appena possibile.
L’autopsia sarà svolta mercoledì
L’autopsia sul corpo della donna sarà svolta mercoledì. Secondo quanto detto dal medico legale, quella di Marianna sarebbe una “morte improvvisa conseguente a insufficienza cardiorespiratoria da edema polmonare secondario a verosimile polintossicazione da diverse sostanze“. L’autopsia dovrà stabilire se “effettivamente le cause del decesso sono riferibili all’assunzione di sostanze esogene o ad altre cause“. In questo senso, “indagini sono in corso per chiarire la responsabilità di chi ha fornito alla donna tali sostanze“. La Procura precisa, inoltre, che la famiglia era seguita dai Servizi sociali che sul caso avevano redatto varie relazioni. Si stanno “doverosamente compiendo tutte le indagini per ricostruire i fatti e verificare le responsabilità di ogni soggetto coinvolto”, conclude la nota. Sono in corso indagini per chiarire la responsabilità di chi ha fornito all’ex campionessa le sostanze che – stando alle prime ipotesi del medico legale intervenuto sul posto – ne avrebbero provocato il decesso.
Chi era Marianna Pepe
Marianna Pepe era una tiratrice a segno italiana, specialista della carabina. Ha gareggiato per il gruppo sportivo dell’Esercito italiano. La ragazza iniziò la carriera sportiva nel 1992 alla TSN Opicina, allenata da Antonio Verlicchi. La sua specialità preferita era la carabina sportiva 3 posizioni, con la quale vinse 5 titoli nazionali tra il 2000 e il 2004. Si cimentava anche nel tiro da terra e nella carabina ad aria compressa, oltre che nella 50 metri 3 posizioni. In quest’ultima specialità nel settembre 2005 si classificò ottava al campionato europeo. Nel 2008, dopo il ritiro agonistico, è uscita dal Gruppo sportivo dell’Esercito, continuando comunque a ricoprire il ruolo di caporal maggiore, di stanza a Opicina.