
Gessica Notaro, la miss sfregiata con l’acido dall’ex fidanzato, racconta la sua storia a Domenica Live. Nel salotto di Barbara D’Urso, la 28 enne ha ripercorso le tappe della sua vita e ha parlato di un intervento chirurgico importante al quale si sottoporrà nei prossimi mesi. “Era stata una storia importante, è durata tre anni, lui mi aveva chiesto di sposarmi, con tanto di anello. Poi però ho valutato se con lui ero felice, non lo ero, perché non mi faceva sentire mai all’altezza, mi confrontava sempre con le altre donne, erano tutte più belle e più brave di me. Quando mi guardo allo specchio, so che può sembrare paradossale, ma mi vedo più bella di prima. Quei rapporti lì ti consumano“. Ha esordito così la modella, ricordando la relazione che le ha cambiato per sempre la vita.
La speranza di Gessica
“Mi ha fatto otto mesi di stalking, poi quella sera… Era il 10 gennaio, lo stesso giorno in cui anni prima mio fratello si era tolto la vita. Quando mi faceva stalking, il mio ex si portava la corda, faceva finta di impiccarsi al cancello davanti a me, e io avevo paura. Mi sono fatta tenere agganciata per molto tempo con questo giochetto, poi ho capito che non lo avrebbe mai fatto, tiene troppo alla sua vita” dichiara Gessica ricordando quel brutto periodo. Oggi, però, Gessica ha ritrovato la serenità, è impegnata nella lotta contro la violenza sulle donne e non perde la speranza di tornare a vedere con l’occhio sinistro.
“Io non sono così forte come sembro, sono ipocondriaca in modo pazzesco, ma quando ti capita una cosa così grave devi scegliere se vivere o morire, io ho scelto di vivere. Ho molta fede. Mi sento una miracolata, soprattutto per il discorso della vista. Mi hanno detto solo dopo che l’occhio sinistro era stato dato per perso, invece c’è ancora, c’è una speranza, mi consigliano però di tenerlo coperto, mi hanno dovuto cucire le palpebre per tenerle chiuso. Dovrò sottopormi a un trapianto di cornea totale a gennaio o febbraio“.
“Sono d’accordo con l’omicidio d’identità”
A Domenica Live si parla poi di omicidio di identità, una fattispecie di reato autonoma per chi cagiona al volto di una persona danni parziali o totali. “Sono d’accordo. A me è andata relativamente bene, probabilmente perché sono stata veloce a spostarmi e i miei medici sono stati molto bravi, ma ad altri miei colleghi, diciamo, il volto è stato cambiato davvero. Non si riconoscono. Io invece inizio a riconoscere Gessica allo specchio. Io ringrazio Dio e miei dottori perché in questo anno e mezzo sono riuscita a guardare tutte le meraviglie del mondo anche se con un occhio da solo e, ti dirò, ci vedo meglio di prima” afferma Gessica alla D’Urso.