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Massimo Bossetti, nuova richiesta dal carcere: ecco cosa ha detto [VIDEO]

Nella giornata di ieri 8 novembre 2018, Pomeriggio Cinque ha intervistato il criminologo Ezio Denti all’uscita del carcere di Bergamo dove è detenuto Massimo Bossetti. Denti è consulente della difesa del muratore di Mapello ed era in compagnia di Marita Comi, la moglie dell’uomo. “Ciò che ci ha colpito di quello che ha detto oggi è la rabbia. Io non l’ho mai visto così. Un’ora di colloquio, ha parlato sempre lui. Era quasi insopportabile per la rabbia che ha in corpo” esordisce così il criminologo alle telecamere di Barbara D’Urso. “Vuole lavorare e chiaramente il carcere di Bergamo non gli fa fare nulla. Questa è una delle condizioni più disastrose per una persona. Perché alzarsi la mattina e non fare nulla, è una noia. E’ stato chiesto il trasferimento nel carcere di Bollate, speriamo che venga accolto. Almeno può essere impegnato in altre attività”.

Massimo Bossetti dunque chiede di poter lavorare. A questo appello, se ne aggiunge subito un altro. Riportato sempre dal consulente Ezio Denti: “Noi cerchiamo delle responsabilità. Responsabilità che possono essere anche in capo a Massimo Bossetti,
perchè questo non lo sappiamo. Noi non c’eravamo. Chi sa, parli. Che ci dica qualcosa anche in forma anonima“. Una richiesta rivolta quindi a quanti coloro quella maledetta sera del 26 novembre 2018, quando Yara Gambirasio è stata uccisa, possano aver visto qualcosa. I pensieri del carpentiere bergamasco sono costantemente rivolti alla moglie e ai figli, sperando un giorno di poter tornare a casa nonostante la condanna all’ergastolo. “Trova conforto in noi – spiega Denti – Non ci arrendiamo perché crediamo che questa storia non debba finire così. Ha fiducia in noi, questo ci fa onore. Marita crede ancora nell’innocenza del marito. Non credo che a Massimo mancherà mai l’affetto della moglie“. Nel frattempo pare che, nelle ultime ore, la richiesta del trasferimento nel carcere di Bollate sia stata accolta.

 

Yara, parla la moglie di Bossetti: “E’ innocente, lo dico anche ai miei figli”

Anche dopo la sentenza della Cassazione che ha confermato per Massimo Bossetti la condanna all’ergastolo per l’omicidio di Yara Gambirasio, la moglie Marita Comi continua a difendere il marito. “Massimo è innocente, ed è quello che ripeto ai nostri figli. Lo conosco da quando eravamo ragazzi e so che non mente” ha detto la donna, tramite l’avvocato Claudio Salvagni, al quotidiano Libero. “Ho dei figli che stanno crescendo – continua Marita -, se non fossi convinta della sua estraneità all’assassinio della piccola Yara, non sarei certo rimasta con lui“. La donna ha poi aggiunto: “è un momento drammatico per Massimo, per tutti” e che la famiglia è rimasta delusa perché sperava “che gli fosse data la possibilità di ripetere la prova del Dna, invece nulla”.

Bossetti è detenuto nel carcere di Bergamo, in attesa di essere trasferito nel penitenziario di Bollate od Opera, nel Milanese. Marita va spesso a trovarlo e, a proposito, racconta: “Osserva gli altri detenuti, e mi dice che molti di quelli colpevoli alla fine si rassegnano e iniziano un percorso di ricostruzione. Invece Massimo non ci riesce, perché è innocente e quindi non accetta la privazione della sua libertà

 

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