Il programma pomeridiano di Rai 1, La Vita in Diretta, ha intervistato nella puntata di ieri 6 novembre 2018 Daniele Scarpati, marito di Maria Tanina Momilia. Quest’ultima è stata uccisa e gettata in un canale a Fiumicino dal suo personal trainer Andrea De Filippis. L’uomo ha confessato l’atroce delitto, spiegando agli inquirenti che il suo sia stato un raptus, un gesto violento d’impeto dovuto ad un movente passionale. Il personal trainer, infatti, sostiene che lui e Tanina avessero una relazione segreta e che la donna, a seguito della sua decisione di volerla lasciare, voleva rivelare tutto. Scarpati, però, non ha mai creduto a questa versione. Il matrimonio tra lui e Tanina andava a gonfie vele. L’uomo sostiene che la moglie sia stata uccisa perché aveva scoperto qualcosa di importante e che, inoltre, De Filippis non abbia agito da solo.
“Io il dubbio ce l’ho che De Filippis abbia avuto un complice. Voci di popolo dicono che c’erano due persone. Il problema è chi” dice Scarpati alle telecamere de La Vita in Diretta. “Qualcosa deve essere esploso negli ultimi 7-10 giorni prima dell’omicidio perché mia moglie era nervosa, rispondeva un po’ male a tutti. Mi diceva non ti preoccupare, io non ho paura di nessuno. Questa frase per me ha un senso, ha un peso”. L’uomo poi aggiunge: “Perché questa frase proprio in quel periodo? Perché andare da De Filippis e dirgli ti faccio lasciare con la tua compagna, ti faccio smettere di lavorare. Secondo me Tanina ha visto qualcosa che non doveva vedere” afferma Scarpati. Il marito della 39 enne vuole ora sapere la verità e continua a non credere alle parole di De Filippis. “Io non credo alla loro relazione. Non ci credo perché mia moglie mi dava mille attenzioni. Alle 8 di mattina, per esempio, tornava dalla palestra e mi veniva vicino dicendo di fare colazione insieme”.
Maria Tanina Momilia, il personal trainer aveva premeditato l’omicidio?
Andrea De Filippis, il personal trainer reo confesso, aveva premeditato tutto? Negli ultimi giorni è emerso un dettaglio importante che pensare proprio a quest’ipotesi. Poche ore prima dell’omicidio di Maria Tanina Momilia, infatti, le telecamere di sorveglianza della palestra sono state disattivate. E il lunedì successivo al delitto, i carabinieri non hanno potuto visionare i filmati. E’ questa la scioccante rivelazione fatta da Ivano Bellei, il proprietario della palestra, ripreso dalle telecamere di Quarto Grado. “Noi non abbiamo un interesse particolare ad accendere o spegnere le telecamere. Quella notte abbiamo visto che l’interruttore era staccato ma tutto qua … […]… Solitamente non erano accese h 24 ma solo la notte. Insomma, quando noi non eravamo dentro” spiega Bellei, che poi aggiunge: “Qualcuno le deve aver staccate il sabato sera o il sabato pomeriggio, comunque in un momento precedente a quello dell’omicidio”.
Ma chi era in condizioni di oscurare le telecamere? E perché farlo? Possibile che De Filippis, il quale ha confessato l’atroce delitto parlando di un raptus, di un gesto d’impeto l’avesse in realtà premeditato? L’uomo ha sempre parlato della pressione che Tanina esercitava su di lui perché ufficializzasse il loro rapporto e di come questa l’abbia portato poi a scatenare tutta quella violenza. Ma la famiglia della donna ha un terribile sospetto. E’ convinta che, in realtà, l’uomo abbia premeditato tutto. “Sabato sono state spente le telecamere che di solito il sabato e la domenica sono accese perché riprendono quando in palestra non c’è nessuno” dice Daniele Scarpati, il marito della donna uccisa. I familiari di Tanina sospettano poi che il personal trainer possa aver avuto un complice, in particolare per quanto riguarda l’occultamento del cadavere. A proposito, l’avvocato Anna Maria Anselmi, legale della famiglia di Tanina dichiara: “Non può aver fatto tutto da solo. Ma poi soprattutto per quanto riguarda il trasporto e l’aver gettato da solo il corpo di Tanina nel canale”.