
Andrea De Filippis, il personal trainer reo confesso, aveva premeditato tutto? Negli ultimi giorni è emerso un dettaglio importante che pensare proprio a quest’ipotesi. Poche ore prima dell’omicidio di Maria Tanina Momilia, infatti, le telecamere di sorveglianza della palestra sono state disattivate. E il lunedì successivo al delitto, i carabinieri non hanno potuto visionare i filmati. E’ questa la scioccante rivelazione fatta da Ivano Bellei, il proprietario della palestra, ripreso dalle telecamere di Quarto Grado. “Noi non abbiamo un interesse particolare ad accendere o spegnere le telecamere. Quella notte abbiamo visto che l’interruttore era staccato ma tutto qua … […]… Solitamente non erano accese h 24 ma solo la notte. Insomma, quando noi non eravamo dentro” spiega Bellei, che poi aggiunge: “Qualcuno le deve aver staccate il sabato sera o il sabato pomeriggio, comunque in un momento precedente a quello dell’omicidio”.
Ma chi era in condizioni di oscurare le telecamere? E perché farlo? Possibile che De Filippis, il quale ha confessato l’atroce delitto parlando di un raptus, di un gesto d’impeto l’avesse in realtà premeditato? L’uomo ha sempre parlato della pressione che Tanina esercitava su di lui perché ufficializzasse il loro rapporto e di come questa l’abbia portato poi a scatenare tutta quella violenza. Ma la famiglia della donna ha un terribile sospetto. E’ convinta che, in realtà, l’uomo abbia premeditato tutto. “Sabato sono state spente le telecamere che di solito il sabato e la domenica sono accese perché riprendono quando in palestra non c’è nessuno” dice Daniele Scarpati, il marito della donna uccisa. I familiari di Tanina sospettano poi che il personal trainer possa aver avuto un complice, in particolare per quanto riguarda l’occultamento del cadavere. A proposito, l’avvocato Anna Maria Anselmi, legale della famiglia di Tanina dichiara: “Non può aver fatto tutto da solo. Ma poi soprattutto per quanto riguarda il trasporto e l’aver gettato da solo il corpo di Tanina nel canale”.
Omicidio Maria Tanina Momilia: confessione scioccante del personal trainer
Le indagini avevano già rivolto l’attenzione sul personal trainer e la sua confessione non ha fatto che confermare i sospetti. “Ho ucciso io Tanina – ha ammesso ai Carabinieri Andrea De Filippis – voleva raccontare a tutti di noi. L’ho ammazzata in palestra dopo la lezione. L’ho voluta incontrare per dirle che questa storia così non poteva continuare”. Questo è ciò che ha detto l’uomo, il quale ha aggiunto di aver utilizzato un manubrio da body bulding per colpirla alla nuca. Ovviamente la confessione sarà oggetto di verifiche da parte degli inquirenti. La sua è stata un ammissione lunga, durata più di 8 ore, interrotta dalle lacrime e dai sopralluoghi con i Ris nella palestra, luogo del delitto.
“Dovevamo vederci per chiarire una volta per tutte questa storia”, ha dichiarato De Filippis agli inquirenti, aggiungendo: “Volevo troncare e ho detto basta. Lei non ne voleva sapere e ha minacciato di dirlo a Stefania, la mia compagna. Così non ci ho visto più, ho avuto uno scatto d’ira e l’ho colpita. Sono pronto a prendermi le mie responsabilità: ho fatto tutto da solo. Ho ucciso e nascosto il corpo, volevo non lo ritrovasse nessuno“. Il personal trainer ha poi raccontato che, dopo averla colpita, Maria Tanina Momilia era agonizzante, stesa per terra sul tatami. Intorno a lei vi era una pozza di sangue che lui ha provato a pulire. Proprio mentre Tanina era agonizzante che De Filippis, stando quanto lui stesso ha dichiarato, le ha messo un sacchetto in testa e l’ha uccisa. L’uomo l’ha caricata nella sua auto e la lascia lì fino a notte fonda. Poco prima dell’alba, ha abbandonato il corpo nel fosso di via Castagnevizza.