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Barone Ivan Giuseppe Drogo Inglese: “La tv crea delle meteore… il caso Marchesa D’Aragona verrà dimenticato” [ESCLUSIVA]

VelvetaMag ha raggiunto telefonicamente il Barone Ivan Giuseppe Drogo Inglese. Presidente dell’associazione AssoCastelli, con lui abbiamo conversato delle sue radici nobiliari, del suo lavoro e della questione televisiva ancora aperta sulla “Marchesa d’Aragona”. Ecco cosa ci ha detto nella nostra intervista in esclusiva.

Lei è Barone e allo stesso tempo rappresenta l’anello di congiunzione di due importanti Casati. Può raccontarci qualcosa sulle sue origini nobiliari?

Ci sono alcuni elementi fondamentali che posso interessare. Sono due famiglie, quella dei Drogo e degli Inglese. Sui Drogo posso dire che negli anni ’50, Annitta Drogo era considerata la donna più ricca della Sicilia e questa signora sposò un principe che si chiamava Nicolò Lanza e mise insieme questo enorme patrimonio. Poi quando la zia Annitta morì, stiamo parlando ancora degli anni ’50, fu un esempio di altruismo perché destinò l’intero patrimonio anziché i parenti ad opere di carità. Questo ecco è un aneddoto di una componete della famiglia. Gli Inglese, invece, hanno una storia un po’ differente. La leggenda narra che nel Cinquecento, un ramo dei Duchi di York, si trasferì in Sicilia, i siciliani non riuscivano a pronunciare questo nome correttamente e iniziarono ad appellarli con il nome degli Inglisi e da lì il cognome si trasformò e divenne Inglese. Quindi poi io che sono l’ultimo discendete sia di una parte che dall’altra, ho riuniti i due cognomi.

E ora è il Presidente di AssoCastelli. Come definirebbe la sua attività? Di cosa vi occupate?

AssoCastelli è un associazione che raggruppa i proprietari delle più belle dimore storiche italiane. In questo momento abbiamo 350 soci in tutta Italia, e sono i proprietari di castelli, palazzi, ville, tenute e masserie che però hanno una caratteristica: sono aperte all’ospitalità e agli eventi (dai classici matrimoni agli eventi più importanti di vario tipo).

Sono dimore storiche, anche molto importanti…

Alcune sono dimore che hanno fatto la storia. Mah, diciamo che tutte le dimore hanno la propria storia. Io dico sempre che la parte interessante della dimora è data da chi le ha volute, da chi le ha vissute e da chi le ha perdute. Perché, anche nelle storie che riguardano la perdita e l’abbandono di una dimora ci sono delle storie molto interessanti. Poi, volevo sottolineare che ho appena finito di scrivere un libro, che uscirà agli inizi del 2019, dal titolo “Castelli d’amore” e l’ho scritto a quattro mani con Silvia Zavattini, nipote di Cesare Zavattini, uno dei padri della tv italiana. Nel libro, raccontiamo 20 storie d’amore che si sono svolte e che hanno avuto come cornice proprio una dimore storica. Vanno dalla storia d’amore di Gabriele D’Annunzio con Eleonora Duse, a storie più recenti e anche tragiche, come quella che aveva legato Francesca Vacca Agosta con il Conte Corrado Agosta.

Sono storie vere…

Sì, sono tutte storie reali, vere. Ma che hanno un comune denominatore, anzi due: la dimora e la storia d’amore.

E le piace questa vera da scrittore? Magari è una strada che vuole percorrere anche nel prossimo futuro?

Mah, frequentando i castelli tutti i giorni, alla fine mi vengono raccontate storie e anche episodi che sono affascinanti. E il mio timore è che questo patrimonio di racconti di vita si possa disperdere, quindi sarebbe bello fissarlo nel tempo. 

Tornando all’attualità, non so se ha seguito la questione “Marchesa D’Aragona”…

Certo, l’ho seguito…

Ecco, che idea si è fatta lei del caso nobile-non nobile? E cosa pensa di chi, ad esempio, usa un titolo per crearsi un personaggio televisivo…

Guardi, noi siamo, dalla fine degli anni ’40, una Repubblica e come lei ben sa con l’avvento della Repubblica, sono stati aboliti i titoli nobiliari. Essendo stati aboliti, non hanno neanche una forma di tutela. Se lei dice che è una Baronessa, non sta compiendo un’azione che può essere condannata, per questo, perché non esiste una tutela, sono stati semplicemente aboliti. Questo in Italia, in Inghilterra, per esempio, che è una Monarchia le cose sono diverse… Questa è la premessa. Senza entrare nel caso specifico, è normale che la televisione costruisca dei personaggi e lo fa per uso e consumo proprio, poi non so quanto la stessa tv e la stessa stampa si soffermeranno poi su questi personaggi. Noi siamo abituati a vedere dell meteore, e magari stiamo parlando di un fenomeno che tra qualche tempo non ricorderemo neanche…

Quindi, non si sbilancia…

Mah, in parte le ho risposto. Io conosco sia Patrizia De Blanck sia Daniela Del Secco, sono persone a loro modo dotate di un’elevatissima personalità, originalità, hanno una marcia in più e sono due persone che messe al confronto, come abbiamo visto, fanno scintille.

E a lei, invece, piacerebbe approdare in tv? Oppure non fa al caso suo e vuole stare tranquillo nella sua vita…E’ un suo obiettivo futuro?

La mia ispirazione non è quella di fare l’opinionista, però non le nascondo che sono già stato in tv, quando mi viene chiesto di parlare di cose di cui mi interessa parlare e su cui sono preparato. Il mio obiettivo è: promuovere il patrimonio architettonico-storico italiano, e sotto questo profilo AssoCastelli negli ultimi 6 mesi ha ricevuto decine di progetti, da parte di autori, produzioni e registi, per avere tra i temi da trattare le dimore storiche. E questo mi fa molto piacere, perché ho la presunzione di pensare che questa cultura, cioè la promozione di questo patrimonio, in Italia l’ho introdotta io. 

In tv sì, ma solo per promuovere la cultura… E non nei reality…

Credo di non essere in grado per quello che riguarda l’intrattenimento.

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