
Arriverà in libreria il 12 novembre e sarà presentato in anteprima a Lucca Comics&Games un graphic novel intitolato Il Buio. Si tratta di un’opera a fumetti incentrata sul caso della morte di Stefano Cucchi. E’ pubblicata dalla casa editrice romana Round Robin e vede la prefazione di Ilaria Cucchi. Il libro è firmato dalla giornalista Floriana Bulfon che scrive sull’Espresso e dall’autore noir e sceneggiatore Emanuele Bissattini. I disegni appartengono a Domenico Esposito e Claudia Giuliani. Questi ultimi saranno allo stand della Round Robin dal 1 al 4 novembre per il firma copie e un disegno originale. Il graphic novel ricostruisce gli ultimi sette giorni di vita di Stefano Cucchi, morto il 22 ottobre 2009 nel reparto penitenziario dell’Ospedale Sandro Pertini di Roma, e ripercorre l’intera vicenda processuale, lunga, complessa e ancora in corso, fino alla recente confessione di uno dei carabinieri.
La prefazione di Ilaria Cucchi
Ne Il Buio anche la rabbia e il dolore di una famiglia ancora in cerca di verità e la necessità di fare luce, una volta per tutte sulla morte di Stefano, arrestato la notte del 16 ottobre 2009 dai carabinieri per possesso di stupefacenti. “La ricostruzione di ciò che è accaduto per noi è stato davvero il Buio. Il Buio in cui ci siamo trovati per tutte quelle ore e quei giorni prima di vedere il corpo martoriato di mio Fratello Stefano. Il buio durato nove anni prima che un elemento portasse alla definizione di una verità che speriamo venga presto accertata. Il potere di questo fumetto è di interpretare e descrivere anni di indagini e depistaggi che finalmente riprendono luce dopo nove lunghissimi anni. Una notte lunghissima per tutta la nostra famiglia” scrive nella prefazione Ilaria Cucchi.
Come riportato dal sito dell’Ansa, il libro a fumetti sarà presentato poi il 27 novembre alla Ibs a Roma e il 5 dicembre a ‘Più libri più liberi’ alla Nuvola di Fuksas all’Eur da Ilaria Cucchi e dal direttore de L’Espresso, Marco Damilano.
Stefano Cucchi, il pm: “Una storia piena di falsi”
“Questa storia è costellata di falsi, subito dopo il pestaggio ed è proseguita in maniera ossessiva anche dopo la morte di Cucchi. C’è stata un’attività di inquinamento probatorio che ha indirizzato in modo scientifico prove verso persone che non avevano alcuna responsabilità. Persone che sono state sottoposte a giudizio fino in Cassazione e ora sono parte civile perché vittime di calunnie”. Sono queste le parole del pm Giovanni Musarò. Dichiarazioni che arrivano in apertura di udienza del processo a carico di 5 carabinieri per la morte di Stefano Cucchi. Il pm ha anche annunciato il deposito di nuovi verbali integrativi di indagine nel procedimento per falso.
Il pubblico ministero ha poi continuato. “Quello che ha detto il carabiniere Francesco Di Sano nell’udienza del 17 aprile è vero. La modifica dell’annotazione di servizio sullo stato di salute di Cucchi non fu frutto di una decisione estemporanea e autonoma di un militare. Fu l’esecuzione di un ordine veicolato dal comando di stazione, che a sua volta recepì un ordine dal comandante di compagnia, che a sua volta aveva recepito un comando dal gruppo“. Musarò ha così motivato la sua decisione di depositare nuovi atti istruttori. “Solo così si può capire il clima che si respirava in quei giorni e perché quella annotazione del 22 ottobre sia stata fatta sparire senza che nessuno ne parlasse per nove anni” ha aggiunto il rappresentante della accusa.