
Andrea De Filippis, l’ex poliziotto e personal trainer che ha confessato il delitto di Maria Tanina Momilia, potrebbe esser stato aiutato da un complice nell’occultamento del cadavere. La versione dell’uomo non convince né i familiari della vittima né gli stessi inquirenti. Daniele Scarpati, il marito di Maria Tanina, manifesta tutti i suoi dubbi in un’intervista a Leggo. “Mia moglie negli ultimi giorni era spaventata. Andrea la seguiva anche al bar, sembrava ossessionato da Maria. Avevo come l’impressione che lei lo rifiutasse e che lui non digeriva questa cosa. Tra noi le cose andavano bene, ci amavano come il primo giorno che ci eravamo fidanzati”, spiega l’uomo. Emergono poi ulteriori elementi su cui starebbero lavorando gli investigatori alla luce delle testimonianze raccolte da amici e conoscenti, della vittima e dell’assassino.
Daniele Scarpati, crede che seppure reo confesso l’ omicida della moglie avrebbe mentito su alcuni particolari e sarebbe caduto più volte in contraddizione nella sua deposizione. Forse per proteggere chi lo ha aiutato ad occultare il corpo della donna madre di due figli adolescenti. Sempre a Leggo racconta quello che accadde i giorni precedenti al tragico ritrovamento. “C’è qualcosa che non torna nel racconto di De Filippis, ma per spiegarlo meglio vorrei partire dal giovedì prima che Maria venisse assassinata – racconta l’uomo. La lite che mia moglie ebbe con Stefania, la compagnia di Andrea De Filippis va sicuramente approfondita. Già il giorno dopo, l’ episodio era stato chiarito, ma qualcuno ha riferito che domenica mattina l’aveva vista litigare di nuovo con una donna che dalle descrizioni poteva essere proprio la fidanzata dell’istruttore“.
Questa circostanza rimane ancora avvolta nel mistero, i carabinieri del nucleo investigativo di Ostia, sotto il coordinamento della procura di Civitavecchia, stanno riesaminando i primi atti d’indagine raccolti subito dopo la denuncia di scomparsa, dove effettivamente si parlò di una lite animata verificatasi proprio domenica 7 ottobre.
Maria Tanina Momilia, il personal trainer ha un complice: l’ipotesi della famiglia
La famiglia di Maria Tanina Momilia, la 39 enne uccisa e poi gettata in un canale a Fiumicino, ipotizza che Andrea De Filippis, l’uomo che ha confessato il delitto, possa avere avuto un complice. A destare sospetti, in primo luogo, sono le modalità dell’omicidio. Chi conosce De Filippis, poi, continua a ribadire la sua innocenza e il suo essere una persona altruista, disponibile e soprattutto dotata di self control. Ai microfoni di Chi l’ha visto? il legale difensore dell’uomo, Cristian Milita, non si capacita di come abbia potuto commettere il crimine.
“Lo conosco da tanti anni – spiega l’avvocato – perché l’ho assistito nella sua causa di separazione. Ha ammesso totalmente le sue responsabilità, ha riferito circa la lezione che è avvenuta quella maledetta domenica e della lite. Allo spintone di Tanina, De Filippis ha reagito prendendo dallo sgabuzzino un manubrio di cinque chili. Per chi lo conosce come me da alcuni anni è incredibile, perché ha un alto self control. Il tutto è successo per un raptus che nemmeno lui si sa spiegare. Dice: Il colpo subito alla spalla non certo fortissimo mi ha dato la reazione tipica del karateca che reagisce all’attacco ma prende un attrezzo“.
Il personal trainer ha confessato di aver agito completamente da solo. I familiari di Maria Tanina, però, credono che abbia avuto un complice e che ora nasconda la verità. “Ci sta poca lucidità in questo omicidio e c’è una complicità. Se qualcuno sa qualcosa che parlasse, che si facesse coraggio. Vogliamo la verità”, questo l’appello della famiglia della donna. Per l’avvocato di De Filippis poi. vi sono molti punti oscuri nella vicenda. In primis, la confessione dell’uomo arrivata subito dopo la dichiarazione di innocenza. In secondo luogo, il fatto che da maestro di karate avrebbe potuto ucciderla a mani nude. Dubbi anche sulle modalità dell’occultamento del corpo e sulla scelta del canale. L’uscita di un cadavere dalla palestra non poteva passare inosservata. Nel canale poi era troppo semplice.