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Elena Ceste, i figli non ne vogliono sapere del padre

Dall’omicidio di Elena Ceste a Costigliole D’Asti sono passati quattro anni. Per il delitto della donna è stato accusato e condannato il marito, Michele Buoninconti. Elena scomparve da casa nel gennaio 2014 e il suo corpo venne ritrovato in un canale solo 10 mesi dopo. Sul caso è tornata la trasmissione Pomeriggio 5. Il programma, condotto da Barbara D’Urso, ha mandato in onda alcuni video inediti tratti dal programma Quarto Grado. I filmati riguardano alcune intercettazioni di Michele Buoninconti in carcere. L’uomo è tranquillo e scherza sia con una donna, tale Teresa, che con il fratello.

Teresa lo va a trovare spesso e a lei, l’uomo rivolge anche battute “spinte”. Con il fratello, Buoninconti  commenta i pochi anni di carcere che potrebbe farsi se solo confessasse il delitto della moglie. Molto più toccanti, invece, le parole dei genitori di Elena Ceste nel triste giorno del compleanno della donna. Ieri infatti, 25 ottobre 2018, Elena avrebbe compiuto 42 anni.

I ricordi sono ancora molto dolorosi: “Non manca mai, tutti i giorni io ce l’ho in mente, mi segue e mi aiuta a tirare avanti“, ha commentato il padre. I nipoti non hanno mai chiesto del padre in carcere, “glielo abbiamo detto se volete scrivere o vedere papà, non vogliamo essere di mezzo“, ha aggiunto il padre di Elena, ma i nipoti avrebbero sempre rifiutati. “Siamo stati ingannati in tutto”, ha ancora aggiunto, mentre la mamma di Ceste ha ribadito che i nipoti non se la sentirebbero di vedere il padre. “E’ stata dura, per noi e per loro, perché proprio nella fase in cui avevano bisogno della mamma, hanno perso sia la madre che il padre“, ha commentato il lacrime la donna.

Elena Ceste: l’avvocato di Michele Buoninconti: “Ci opporremo alla distruzione delle prove”

Caso Elena Ceste: si riaccendono i riflettori sull’uccisione di Elena Ceste. Ad attirare ancora l’attenzione dei media è Michele Buoninconti, il marito e ora accusato della sua morte. In particolare è l’avvocato Giuseppe Marazzita ad aver rilasciato un’intervista ai microfoni di Storie Italiane di Eleonora Daniele. Per l’occasione il legale ha affermato: “Oggi ci è stata notificata l’ordinanza con la quale il tribunale di Asti, su richiesta della Procura, ha ordinato la confisca e la distruzione di tutti i reperti e di tutte le prove che riguardano il processo per la morte di Elena Ceste”.

Poi ha continuato: “Ovviamente ci opporremo a questa decisione. In prospettiva noi abbiamo intenzione di svolgere nuove investigazioni per una richiesta di revisione. Riteniamo che non ci sia ragione per distruggere le prove, per cancellare ciò che è memorizzato negli hard disk. Questa notizia ci lascia perplessi. Eliminare delle prove non è mai un fatto positivo”. 

Tutto il materiale, dai files alle registrazioni audio, servito per condannare l’ex vigile del fuoco attualmente detenuto nel carcere di Saluzzo, dunque, sarà completamente distrutto, ad eccezione del pc che sarà restituito ai figli della vittima, previa formattazione.

 

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